Norman Atlantic attracca a Brindisi, la scatola nera potrà dire cosa è accaduto

E’ giunto nelle prime ore della mattinata il relitto del traghetto naufragato in acque albanesi qualche giorno fa. Recuperata la scatola nera ed ora si procede su 4 indagati.

Dalla baia di Valona a Brindisi. È attraccato nel porto brindisino, alle prime ore della mattina, il traghetto di linea Norman Atlantic che, nella notte tra il 27 e il 28 dicembre scorso è andato a fuoco provocando un naufragio che ha fatto registrare 11 vittime, tra cui 3 italiani.

Dopo l’ok delle Autorità, il mezzo navale è stato trainato fino allo scalo pugliese e qui il PM, Ettore Cardinali, è salito sul relitto insieme ad un pool di investigatori.
A fornire probabilmente alcune certezze sulle cause del disastro e sulla dinamica dei fatti sarà la scatola nera che è stata recuperata a bordo.

Nell’inchiesta aperta dalla Magistratura, il numero degli indagati sale a 4: oltre a due membri dell'equipaggio, anche il legale rappresentante della società noleggiatrice della nave, la greca Anek Lines, e il 'supercargo' Fantakis Pavlos, dipendente della stessa ditta. Sì, perché, a quanto si apprende, la stessa agenzia di trasporto marittimo pare sia stata coinvolta da un incendio poco più di un mese fa.

Ad essere identificate otto delle nove salme recuperate dalla Norman Atlantic. Oltre ai due autotrasportatori campani, Michele Liccardo e Giovanni Rinaldi, sono stati riconosciuti altri sei cadaveri:  Omar Kartozia, Racha Charif, Muller Afroditi, Havise Savas, Sasentis Nikolaus Paraschis, Kostantinos Koufopuolos. La nona salma non ha trovato ancora un nome.

Lunedì 5 gennaio sarà conferito l'incarico per gli accertamenti medico-legali, affidati ad Alessandro Dell'Erba e Biagio Solarino che effettueranno le autopsie nell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari.

Il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, ha dichiarato che, comunque,  la magistratura barese stima altre due vittime, i cui corpi purtroppo non sono stati recuperati.



In questo articolo: