Norman Atlantic e Blu Sky. 118 in prima linea, Scardia «ci alleniamo con la Notte della Taranta»

L’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia ha simbolicamente abbracciato e ringraziato gli angeli del Servizio emergenza-urgenza sanitaria del 118 della Asl di Lecce, in prima linea nel gestire le tragedie del traghetto Norman Atlantic e del cargo Blu Sky.

Gli ultimi giorni del 2014, non sono stati facili per gli uomini del 118 che, in poche ore, hanno dovuto gestire due situazioni estremamente difficili. Da un lato l’incendio del traghetto della Norman Atlantic, scoppiato all’alba del 28 dicembre a largo di Valona, con 478 persone a bordo (422 passeggeri e 56 membri di equipaggio) e il conseguente trasporto di alcuni dei superstiti nel Salento, dove sono stati ricoverati in diversi ospedali della provincia di Lecce per le prime cure del caso, e il cargo Blu Sky, battente bandiera Moldava, recuperato dai militari della Guardia costiera al largo delle coste di Corfù dove era stato abbandonato con il motore bloccato a velocità di 9 nodi, con la prua dritta verso il tratto compreso tra Tricase e Novaglie pare da alcuni scafisti non prima di lanciare l’Sos e approdato, nel cuore della notte del 30 dicembre, nel porto di Gallipoli con a bordo 700 (o forse più) migranti clandestini presumibilmente di nazionalità siriana.
Il personale dell’Azienda Sanitaria leccese, insieme ai volontari, in particolare della Croce rossa, non si sono risparmiati e hanno messo a disposizione la loro professionalità per far fronte, nel migliore dei modi alle due emergenze. Per questo, questa mattina, l’assessore alla Salute Donato Pentassuglia, dopo essere stato a Brindisi, ha voluto far visita alla sede della Centrale operativa del 118 presso il “Vito Fazzi”, per incontrare il direttore del 118 leccese, Maurizio Scardia e gli uomini del suo staff che hanno partecipato ai soccorsi dei naufraghi prima e dei profughi dopo, nel giro di 36 ore.
 Come fa sapere in una nota l’associazione Salute Salento, l’assessore è arrivato da solo, con la sua macchina, quando da poco erano passate le 11.00. In particolare, Pentassuglia ha reso merito agli uomini del soccorso leccese per il fatto che «in tutta Italia  – ha detto – tutti coloro che hanno seguito e valutato le modalità di risposta del 118 della Asl di Lecce sono rimasti ammirati e meravigliati». Senza dimenticare un ringraziamento particolare alle associazioni di volontariato e alla Croce rossa che hanno risposto subito all’appello con il supporto delle ambulanze e del personale e senza alcun compenso.
Poco dopo è arrivato anche il consigliere regionale Antonio Buccoliero e il consigliere del Pd al comune di Lecce Antonio Torricelli.

«Ha detto che siamo stati bravi, pronti e all’altezza della situazione», riferisce soddisfatto il dottore Scardia, «Ci ha elogiato perché, nonostante il periodo di ristrettezze in sanità, siamo riusciti a rispondere bene».  «L’eccezionalità – aggiunge Scardia – sta nel fatto che abbiamo fatto fronte a due eventi che si sono presentati a distanza di un giorno l’uno dall’altro: prima i naufraghi del traghetto Norman Atlantic e subito dopo i quasi 1000 profughi sulla Blue Sky alla deriva».

Il dottore Scardia – come si legge nella nota diffusa da Salute Salento – ha spiegato che è stato attivato il protocollo per le “Maxi emergenze” previsto dal coordinamento della Prefettura. Una serie di operazioni che non si improvvisano e che richiedono alto senso di responsabilità. La Cri e il comune di Gallipoli hanno messo a disposizione generi di conforto per soccorrere e rifocillare i profughi, biscotti, latte caldo, succhi di frutta e cioccolato.

Insomma, l’Assessore alla Sanità della Regione Puglia ha voluto elogiare anche la prontezza della risposta visto che,  in meno di mezz’ora subito dopo la riunione d’urgenza in Prefettura delle  20,30 del 30 dicembre, gli uomini del 118 erano già sulla statale 101, in marcia verso Gallipoli.

«Intorno alle 22,30 – ricorda Scardia – avevamo montato la tenda sul porto; la nave non era ancora arrivata, è  attraccata a notte inoltrata, dopo diverse manovre». Sorprende la capacità di dare risposte in tempi brevissimi? Scardia si schermisce: «Ogni anno facciamo allenamento con la “Notte della Taranta”. Non è un’emergenza, ma soccorrere e curare una folla di 100mila giovani è una bella palestra».



In questo articolo: