Era riuscito a sfuggire ai controlli degli uomini dell’Arma in più di un’occasione, ma questa volta è stato colto con le mani nel sacco.
Numerosi gli episodi di droga in cui Roberto Coroneo, 38enne leccese, è stato protagonista in passato e per i quali è stato anche arrestato tempo fa. Il pusher evidentemente proprio non è riuscito ad uscire dalle maglie dell’attività illecita.
Così, al termine di più servizi dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lecce, a seguito di pedinamenti e piantonamenti accurati, sono apparse evidenti agli investigatori altre attività di presunto spaccio.
In altre occasioni l’uomo era sempre riuscito ad allontanarsi per tempo, mentre i carabinieri erano riusciti a recuperare dagli assuntori fermati e controllati varie dosi di eroina appena acquistata.
Finisce questa mattina l’attività di Coroneo che è stato bloccato direttamente dai militari in via Terni, a Lecce, proprio mentre stava cedendo a due assuntori una dose di eroina e ancora prima che lo stesso riuscisse a farsi consegnare il denaro.
Ad emergere in modo rilevante è che molti degli assuntori fermati in passato, così come le due persone fermate oggi durante le operazioni di acquisto della droga, provenivano da tutta la provincia, segno che Roberto Coroneo godesse di una ‘certa fama’ come punto di riferimento su Lecce proprio per l’approvvigionamento di eroina.
Una volta bloccato, sono scattate le successive perquisizioni sia dell’auto che di un locale nella disponibilità del 38enne e che hanno permesso di rinvenire e sequestrare anche circa 5 grammi di hashish ed una siringa pronta all’uso contenente una dose di eroina già sciolta al suo interno.
Mentre per i due assuntori è stata inoltrata come di rito la sola segnalazione alla Prefettura di Lecce quali consumatori, per Roberto Coroneo sono scattate le manette con il parere concorde della dott.ssa Mininni, P.M. di turno presso la Procura di Lecce.
La droga rinvenuta è stata sequestrata, mentre Roberto Coroneo, dopo le formalità di rito, è stato costretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. Nei prossimi giorni l’udienza di convalida dell’arresto.
