Il corallo – di cui esistono varie specie, dalle più comuni alle più rare – rientra tra le specie marine protette, si sa, eppure proseguono le attività di pesca illecita e fraudolenta.
Personale della Squadra Nautica della Questura di Lecce, a seguito di un controllo ad un gommone di 6 metri presso il porto turistico in località Torre Pali in territorio di Salve, ha fermato un gommone con a bordo due persone di rientro da una battuta di pesca. Sul mezzo è stato ritrovato del prezioso e delicato corallo rosso e alcuni attrezzi non consentiti quali bombole con erogatore e martello, tutti strumenti utili per asportare gli organismi che popolano alcuni fondali marini.
Inevitabilmente è scattato il sequestro amministrativo del mezzo e al proprietario del gommone è stata contestata la sanzione amministrativa prevista per la pesca del corallo, come avvenuto già in passato in simili circostanze.
Il medico veterinario dell’Asl ha successivamente accertato che di trattasse della specie “Corallium Rubrum“, comunemente detto corallo rosso e utilizzato per creare gioielli o complementi d’arredo.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento ha inoltrato richiesta di acquisizione del corallo e proprio ieri mattina è stato consegnato 1,476 kg di corallo rosso all’ Ente richiedente.
È stata così prevista l’esposizione permanente del corallo sequestrato presso il Museo di Biologia Marina “P. Parenzan“ di Porto Cesareo per progetti di sensibilizzazione ed educazione ambientale.