Omicidio Gallipoli: scarcerato l’ex preside accusato di avere sparato al figlio

Sebastiano Sabato è stato ascoltato questa mattina dal gip nell’udienza di convalida. Il giudice ha convalidato l’arresto dell’uomo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare, disponendo però la scarcerazione.

Rimesso in libertà , perché non ci sarebbero le esigenze cautelari del carcere. Sebastiano Sabato, il preside in pensione accusato dell'omicidio del figlio, è stato ascoltato questa mattina dal gip Stefano Sernia nell'udienza di convalida, alla presenza del proprio difensore, l'avvocato Luigi Suez. Il 75enne originario di Taviano, si è consegnato spontaneamenteai carabinieri, mercoledì sera, dopo avere ucciso con due colpi di arma da fuoco  il figlio disabile Antonio. Il giudice ha convalidato l'arresto dell'uomo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal vincolo familiare, disponendo però la scarcerazione dell'uomo.

L’anziano, alla presenza del proprio avvocato difensore Luigi Suez, ha ribadito quanto già dichiarato in sede di interrogatorio dinanzi ai carabinieri. Anzitutto che nel pomeriggio di mercoledì, alle 18.00 circa, nella palazzina di via Gianbattista Vico a Gallipoli era avvenuta l’ennesima lite con il figlio. Il giovane avrebbe cominciato ad urlare e l'ex preside in preda ad un raptus di folliagli avrebbe sparato, colpendolo mortalmente al petto. Sabato soffriva profondamente dopo la morte della moglie, anche lei insegnante, avvenuta appena due settimane prima.
 
ll 75enne avrebbe poi confermato quanto dichiarato ai carabinieri ed al pubblico ministero di turno Emilio Arnesano: egli avrebbe voluto suicidarsi. Si sarebbe così organizzato per raggiungere armato di pistola, una campagna alla periferia di Gallipoli; dopo la chiamata del figlio avrebbe cambiato il "programma" e raggiunto l'abitazione di via Vico (Antonio vi si era trasferito, dopo avere lasciato il suo posto da impiegato in un istituto di credito di Milano). Al momento della tragedia era presente anche l’altra figlia dell’uomo, Daniela, che si trovava in soggiorno.
 
Nel pomeriggio di ieri, si era invece svolta l'autopsia, eseguita dal medico legale Ermenegildo Colosimo. L'esame autoptico ha consentito, più che altro di ricostruire la dinamica dell'omicidio. Antonio Sabato, 39 anni, ex funzionario di banca laureatosi alla Bocconi che da diversi anni soffriva di forte disagio psichico, è morto a causa di uno "shock emorragico" in seguito al ferimento con alcuni colpi di pistola.

Egli è stato raggiunto da due proiettili, il primo "mortale" a livello toracico è penetrato nell'altra e nel polmone destro, provocando un "tamponamento cardiaco".

Il secondo, invece, avrebbe raggiunto il "grosso intestino", ma non si sarebbe rivelato mortale.



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