Impugna la pistola e spara al figlio disabile, uccidendolo. Poi si consegna. Omicidio shock a Gallipoli

Un dirigente scolastico di Gallipoli ha preso la pistola, l’ha puntata contro il figlio e ha premuto quattro volte il grilletto. L’uomo, dopo aver commesso il folle gesto, si è consegnato ai carabinieri.

Difficile, al momento, riuscire a ricostruire quanto accaduto in un’abitazione in via Gianbattista Vico, a Gallipoli, dove nel tardo pomeriggio di oggi si è consumata una terribile tragedia familiare, un omicidio che ha letteralmente sconvolto e ammutolito la perla dello Jonio.
 
Tra quelle quattro mura, al quarto piano della palazzina, Sebastiano Sabato, un preside 75enne in pensione, molto conosciuto nella Città Bella, ha deciso di compiere forse il gesto più estremo: di uccidere a colpi di arma da fuoco il figlio disabile, Antonio. L’uomo ha impugnato una pistola, una Beretta calibro 7,65 legalmente detenuta e ha sparato a bruciapelo al 38enne, colpendolo mortalmente al petto. Per ben quattro volte, forse cinque secondo le testimoniante l’anziano ha premuto il grilletto. 

Dopodiché ha chiamato i Carabinieri e si è consegnato spontaneamente. Agli uomini in divisa, il pensionato ha raccontato quello che aveva appena fatto. Insieme ai militari, è giunta sul posto anche un’ambulanza del 118, ma per il 39enne non c’era più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Condotto in Caserma, l’uomo è stato a lungo interrogato dai militari che hanno tentato di capire i motivi che hanno spinto il pensionato a compiere il delitto. Pare che i due, rimasti soli in casa dopo la morte della madre della vittima avvenuta qualche settimana fa, litigassero spesso, anche in maniera violenta, e che proprio nell'ennesima lite sia da ricercarsi il perché di un gesto simile. 

La notizia giunta come un fulmine a ciel sereno, ha fatto in men che non si dica il giro della città Bella, lasciando tutti letteralmente senza parole e sgomenti.  

 



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