Operazione antidroga ‘Federico II’: tutti gli indagati fanno scena muta, tranne uno: Hasanaj

Otto indagati nell’inchiesta denominata ‘Federico II’ hanno deciso di non rispondere alle domande dei giudici durante gli interrogatori di garanzia che si sono svolti questa mattina nel carcere di Borgo San Nicola.

Sono continuati in mattinata, nel carcere di Borgo San Nicola, gli interrogatori di garanzia dell'inchiesta "Federico II" e otto indagati hanno fatto "scena muta". Quasi tutti, dunque, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al gip Alcide Maritati. 
 
Si tratta di Gabriella De Dominicis, 54 anni, di Merine che risponde anche del reato di associazione mafiosa;  la figlia Maria Valeria Ingrosso, 37 anni, di Merine, che secondo l'accusa "concorreva a gestire  in nome e per conto del suo compagno Andrea Leo, (già detenuto) il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti"; il cognato Alessandro Antonucci, 26 anni, di Lizzanello; Francesca De Dominicis, 47 anni, di Merine; Francesco Mungelli, 39 anni, di Lecce; Giuseppe Grasso, 47 anni, di Lecce; Umberto Nicoletti, 39enne di Lecce.
 
Soltanto Klaid Hasanaj, 48 anni, di origini albanesi ma residente a Lecce, ha risposto alle domande del giudice, negando ogni addebito.
 
Tutti gli indagati ascoltati oggi (esclusi Grasso e Nicoletti) rispondono del reato di associazione finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono assistiti tra gli altri dagli avvocati Elvia Belmonte, Antonio Savoia, Ladislao Massari, Giancarlo Dei Lazzaretti, Pantaleo Cannoletta, Stefano Prontera.
 
Ancora una volta è la droga il "core-business" dei clan. Determinante nelle indagini, per chiudere il cerchio, è stata la microspia piazzata in casa di Gabriella De Dominicis, agli arresti domiciliari. L’abitazione, secondo quanto ricostruito, non era solo un centro di spaccio, ma una vera e propria "centrale operativa".
 
Nel corso del blitz sono stati sequestrati, più di cinque chili di eroina e cocaina; al termine dello stesso 22 persone sono state arrestate e molte altre indagate a piede libero. 
  



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