“Nuovi Orizzonti” su traffico di droga tra Italia e Albania, 9 imputati a processo con rito abbreviato

La prossima udienza è fissata per il 23 novembre, quando è prevista la requisitoria del procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi della Direzione Distrettuale Antimafia.

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Saranno giudicati con il rito abbreviato, 9 persone coinvolte nell’Operazione della Direzione Investigativa Antimafia “Nuovi Orizzonti” su di un ingente traffico di droga tra Italia e Albania.

Il gup Giulia Proto ha accolto l’istanza della difesa per: Mattia Monaco, 33 anni, di Lecce; Giovanni Taurino, 31 anni, di Surbo; Sergio Taurino, 55 anni, originario  di Lecce e residente a Bologna; Claudio Turco, 60 anni, di Lecce; Marco Turco, 33 anni, di Lecce e Simone Zimmari, 30 anni, di Lecce; Aniello Alfano 47enne di Castellamare di Stabia. E poi, Erwin Gassebner, 57 anni, di Lana (in provincia di Bolzano) e Giovanni Veneziano, 31 anni di Lamezia Terme ( Catanzaro).

L’albanese Arjan Mucaj, 34 anni, residente a Monteroni dovrebbe avanzare richiesta di abbreviato nella prossima udienza.

Santino Pizzonia, 32 anni, di Curinga (in provincia di Catanzaro), Marco Cimmino, 33 anni, di Castellamare di Stabia; Antonio Palermo, 35 anni, di Casali Del Monaco (in provincia di Cosenza) non hanno avanzato richiesta di riti alternativi. Invece, Mauro Letizia, 27 anni, di Vernole ha chiesto il patteggiamento della pena.

La prossima udienza è fissata per il 23 novembre, quando è prevista la requisitoria del procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi della Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di droga e di singoli episodi di spaccio.

Il collegio difensivo

Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati: Rafaelle Benfatto, Giuseppe Presicce, Ilario Manco, Gabriele Valentini, Maria Cristina Caracciolo, Carlo Scalinci, Paolo Golia e Lorenza Preite.

Riguardo il ruolo dei salentini, secondo l’accusa, Sergio Taurino curava la manutenzione delle imbarcazioni impiegate per trasportare la sostanza stupefacente e provvedeva alla distribuzione della droga “a domicilio”. L’albanese Mucaj, residente Monteroni, manteneva i contatti in patria con i suoi connazionali per garantire i rifornimenti di marijuana. Invece, Giovanni Taurino curava lo stoccaggio della droga e si occupava del pagamento delle auto noleggiate per assicurare il trasporto della sostanza stupefacente.

Invece, Marco Turco, Mattia Monaco e Simone Zimari, sono accusati di avere partecipato in modo continuativo al trasporto, allapprovvigionamento, allo stoccaggio ed alle consegne si droga. Infine, a Claudio Turco è contestato di provvedere a custodire la marijuana nella propria abitazione.



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