Operazione Rewind: chiesti complessivamente 50 anni di carcere per i tredici imputati

Nel processo, celebratosi in abbreviato dinanzi al Gip Alcide Maritati il Pubblico Ministero Antonio De Donno ha formulato le richieste di condanna per i 13 imputati coinvolti nell’operazione Rewind che portò alla luce un grosso traffico di droga destinata alla movida gallipolina

Avrebbero partecipato ad un grosso giro di droga e con l'accusa di "traffico di sostanze stupefacenti", l'accusa ha chiesto complessivamente circa 50 anni per tredici imputati, nel processo in abbreviato scaturito dall'operazione Rewind.

Nell'udienza di oggi che si è celebrata dinanzi al Gip Alcide Maritati, il Pubblico Ministero Antonio De Donno ha formulato la richiesta di condanna a: 1 anno e 3 mila euro di multa per Tatiana Caiffa, 36 anni; 1 e 4 mesi, oltre a 4 mila euro per il 32enne Roberto Carroccia, detto “Studdha”; 7 anni e 25.000 euro per Massimiliano Esposito, detto “Cingomma”, di 27 anni e la stessa pena per Pantaleo Esposito, 47enne; 4 anni e 25.000 euro per Gianluca Tricarico, 36anni; 8 anni e la somma di 25.000 per Fabio Negro di 40 anni; 4 anni e 6 mesi più 22.000 euro di multa per Luca Negro, di 32 anni, (i sette sono tutti di Gallipoli);  4 anni e 6 mesi più il pagamento di 22.000 euro, per il 25enne Pierluigi Esposito ed 1 anno e 4 mesi più 3.500 euro, per Andrea Santese, 48, entrambi di Maglie; 3 anni e 4 mila euro per Vito Manta, 41enne, di Brindisi;  6 anni e 22 mila euro di multa per Anna Maria Riotti, 56, di Lecce; 8 mesi ed il pagamento di 3.500 euro per Rosario Riotti, 59, di Leverano e 2 anni e 3.500 euro per Roberto Romano, 42, di Squinzano.

Prima della requisitoria del procuratore aggiunto De  Donno, gli avvocati Vincenzo Magi, Renata Minafra e Walter Tundo avevano tenuto la propria arringa difensiva. Il collegio difensivo è composto tra gli altri,  da Angelo Ninni, Speranza Faenza, Vincenzo Blandolino, Luigi e Alberto Corvaglia, Massimo Cavuoto, Pietro Borgi e Dimitry Conte.

Il processo cerca di far luce sull'operazione “Rewind”, che nell'estate del 2011, smascherò  un grosso traffico di droga proveniente da Brindisi, Lecce e Maglie, per rifornire la movida gallipolina e le piazze dei comuni limitrofi, come Parabita e Alezio. L'inchiesta venne condotta dai carabinieri della Compagnia di Gallipoli, coordinati da procuratore aggiunto Antonio De Donno e  dopo la rapina consumata all’interno della discoteca “Praja”, avvenuta il 24 luglio del 2011, gli inquirenti risalirono a Fabio Negro, ritenuto vicino al clan Padovano.

L'abbreviato celebratosi oggi, rappresenta soltanto uno dei due tronconi del procedimento, poiché i due altri imputati Giorgio Piccinno, 26, di Scorrano e Andrea Buccarella, 27 anni, di Gallipoli, hanno patteggiato (sempre dinanzi al gip Alcide Maritati), il primo ad un anno e sei mesi ed il secondo a sette mesi di reclusione.

La prossima udienza è stata fissata per il 9 giugno, quando sarà la volta di altri avvocati difensori, mentre la sentenza potrebbe arrivare il 18 giugno, giorno in cui terminano anche le arringhe difensive.



In questo articolo: