Ossa umane a Gallipoli: non appartengono a ragazza scomparsa

Ieri l’ennesimo sopralluogo della Scientifica sul posto del macabro ritrovamento e l’esclusione dell’ipotesi che vede un collegamento tra i resti rinvenuti e Roberta Martucci, 28enne scomparsa a Gallipoli il 20 agosto del 1999.

Proseguono le analisi di verifica condotte del medico legale, il dottor Alberto Tortorella, sulle ossa rinvenute lo scorso martedì sulla spiaggia poco distante dallo stadio Antonio Bianco. Ieri è stato effettuato l’ennesimo sopralluogo della Scientifica e si è esclusa l’ipotesi che vede un collegamento tra i resti rinvenuti e Roberta Martucci, 28enne scomparsa a Gallipoli il 20 agosto del 1999



Nei giorni che hanno seguito la macabra scoperta, si è dato spazio alle numerose ipotesi. Fra queste, dopo l’esclusione dell’iniziale idea di un feto, aveva preso forma l’infelice teoria di una corrispondenza tra i resti e Roberta Martucci, 28enne originaria di Torre San Giovanni, scomparsa il 20 agosto di 14 anni fa nella città bella.



La ragazza non fu ritrovata, ma la famiglia non cedette mai alle ricerche della figlia. Sono stati proprio i familiari di Roberta a voler far luce sulla recente vicenda, inoltrando alla Procura di Lecce, tramite l’avvocato Maria Grazia Stigliano, formale richiesta di verifica. Ma le analisi accurate  condotte dal medico legale, il dottor Alberto Tortorella, hanno allontanato, in seguito anche all’ennesimo sopralluogo di ieri sulla spiaggia, l’idea di una corrispondenza dei resti con Roberta Martucci.



Nonostante rimangano ancora da definire età e sesso, la dimensione molto piccola delle ossa non lascia ombra di dubbio: l'individuo era di bassa statura. Che fosse un bambino o un adulto. Impossibile, dunque, che possano appartenere ad una donna di 28 anni.



Erano solo supposizioni quelle formulate nei giorni appena tracorsi, ma  sulla macabra vicenda pende di nuovo il mistero, proiettando, per ora, solo il vuoto nelle ricerche.