Pesca illegale a Sant’Isidoro, alla vista della Polizia in 2 fuggono lasciando il sub in immersione. Scattano il sequestro e la denuncia

Agenti della Squadra Nautica della Polizia hanno colto in flagranza pescatori di frodo nell’area marina protetta. Un natante è stato sequestrato, mentre il sub – abbandonato da due aiutanti – è stato denunciato.

Complice il tempo buono di questi giorni – ma non si sa quanto durerà – in molti si sono armati di canna e bombole per pescare nelle acque salentine. Si ricorda però che non sono poche le aree marine protette dove la pesca è assolutamente vietata.
 
Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Nautica ha intercettato nello specchio d’acqua antistante il porticciolo di Sant’Isidoro, un’imbarcazione con motore fuoribordo e con a bordo  due persone. I due stavano dando ausilio ad un sub che era in immersione.
 
Considerato il divieto di pesca, oltre al transito dei natanti, il personale della Squadra Nautica si è avvicinato all’imbarcazione per procedere al controllo.
 
Le due persone a bordo del natante, alla vista della divisa, si sono date alla fuga, senza farsi scrupoli nell’abbandonare il sub che era sotto la superficie del mare. I fuggitivi hanno anche abbandonato la barca su una spiaggia antistante, per poi fuggire a bordo di un’autovettura.
 
Il personale della Squadra Nautica ha proceduto al sequestro del natante, per poi denunciare in stato di libertà il sub che era rimasto in immersione e che,una volta riemerso, ha trovato la brutta sorpresa.
 
Il pescato consisteva in 400 ricci di mare che, ancora vivi, sono stati gettati in acqua.
 
Tra gli ultimi sequestri di ricci di mare, quello effettuato dalla Guardia Costiera i primi giorni di agosto, quando a Gallipoli un pescatore venne sorpreso con 500 ricci appena raccolti dal fondale. In quell’occasione scattò un verbale da 4mila euro.



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