Potrebbe essere stata una bravata, dalle conseguenze tragiche, la causa scatenante del vastissimo incendio propagatosi domenica scorsa nei pressi dell’Oasi delle Cesine che ha mandato in fumo decine di ettari di macchia mediterranea.
Prosegue senza sosta l’inchiesta condotta dal Procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini. Se in un primo momento si era pensato a un atto doloso, con il prosieguo delle indagini, come già scritto ieri, pare che la pista seguita dagli inquirenti propenda per un gesto colposo.
Dalle indiscrezioni che filtrano sulle investigazioni, in base ai primi accertamenti non ci si troverebbe dinanzi a un vero e proprio piromane e che il rogo sarebbe stato causato dal lancio di un razzo che, una volta esploso, avrebbe innescato le fiamme.
I presunti responsabili lo avrebbero trovato vicino a una località di mare e avrebbero cercato di vedere se ancora fosse funzionante. Il razzo, poi, sarebbe partito da lì fino a raggiungere la pineta in cui si è innescato l’incendio.
Sull’esatta dinamica dell’accaduto sono in corso ulteriori verifiche per sciogliere tutti i dubbi.
L’interrogazione al Ministro
Intanto i senatori di Forza Italia, Luigi Vitali, Licia Ronzulli, Alessandra Gallone, Dario Damiani, Carmela Minuto e Adriano Galliani hanno presentato unIinterrogazione ai ministri dell’Ambiente, Sergio Costa e della Salute, Giulia Grillo.
“Il vasto incendio che il 30 settembre è divampato nell’oasi del WWF ‘Le Cesine’ in provincia di Lecce – si legge nel documento – ha distrutto più di 50 ettari di vegetazione mediterranea, provocando danni irreparabili allo splendido patrimonio naturalistico salentino e alle numerose specie protette che si trovano nella riserva.
In attesa che la magistratura accerti eventuali responsabilità su quanto è avvenuto, si chiede ai ministri quali iniziative urgenti siano state adottate o si intendano adottare per quanto concerne la prevenzione di simili sciagure e quali azioni saranno attivate per verificare i danni all’ambiente.
Si chiede, inoltre, al ministro Grillo – aggiungono i senatori di Forza Italia – se intende predisporre accertamenti sanitari per stabilire se ci sono rischi concreti per la salute della popolazione del territorio interessato, a seguito del vasto incendio che è stato domato grazie all’intervento di ben 13 squadre dei Vigili del fuoco. A loro e agli uomini e alle donne della Protezione civile, dei Carabinieri Forestali, al personale dell’Arif e a tutti i volontari va la nostra gratitudine per l’encomiabile lavoro che hanno fatto nel gestire l’emergenza.
Sarà cura in particolare del Dipartimento Ambiente e Territorio di Forza Italia – concludono i parlamentari azzurri – seguire da vicino la vicenda e vigilare sulle attività che i ministeri interrogati metteranno o meno in atto e sui risultati raggiunti”.
