Avrebbe derubato e picchiato due prostitute all’interno delle loro abitazioni, violentando anche una di esse. Il collegio della prima sezione penale (Presidente Gabriele Perna) ha condannato D.T. 30enne leccese alla pena di 9 anni. L’uomo, finito sul banco degli imputati in stato di libertà, rispondeva dei reati continuati di rapina aggravata, lesioni personali, sequestro di persona e violenza sessuale ( per un solo episodio). I giudici hanno anche disposto il risarcimento del danno in favore di una delle due vittime che si era costituita parte civile. In precedenza, il pm Francesca Miglietta ha invocato la stessa pena.
I fatti
Il primo episodio si sarebbe verificato nel settembre del 2011. Secondo l’accusa, D.T. dopo essersi introdotto nell’abitazione di una prostituta, l’avrebbe minacciata con una forbice per poi percuoterla con calci e pugni. Dopodiché l’avrebbe trascinata per i capelli e sbattuta contro un mobile. Infine, l’avrebbe rinchiusa in bagno e direttosi in cucina avrebbe sottratto la somma di 320 euro da un cassetto.
D.T. si sarebbe però reso protagonista di un altro episodio similare. Infatti, il 25 febbraio del 2012, avrebbe fatto irruzione nella casa di un’altra prostituta. Successivamente, l’avrebbe ferita al braccio con una forbice, colpita sempre con calci e pugni in varie parti del corpo e infine sbattuta contro una finestra. A quel punto, l’avrebbe chiusa a chiave in una stanza e si sarebbe infine impossessato di 1.000 euro, custoditi in un armadio della camera da letto. Non solo, poiché il pm ha chiesto quest’oggi la condanna di D.T. anche per il reato di violenza sessuale. Secondo l’accusa, infatti, in quei frangenti l’imputato avrebbe anche abusato della vittima.
L’imputato è assistito dall’avvocato Giuliana Vetrugno che farà ricorso in Appello, una volta che i giudici depositeranno le motivazioni della sentenza.
