Una storia di quelle tristi, di maltrattamenti in famiglia, di una madre picchiata dal proprio figlio che vuole sottrarle il denaro per comprare la droga. Si è ripetuta ieri la stessa vicenda che si racconta ormai troppo spesso.
Alle 15.00 circa di ieri, i carabinieri di Calimera sono stati chiamati da una donna del posto, che chiedeva l’intervento di una pattuglia presso la propria abitazione. La signora, usando il telefono cellulare prestatole dalla vicina presso la quale si era rifugiata, stava tentando di sfuggire all’aggressione da parte del figlio.
I militari sono subito intervenuti ed hanno potuto constatare lo stato di forte tensione della donna che, mentre parlava con gli uomini dell’Arma balbettava e teneva uno straccio con del ghiaccio premuto sullo zigomo sinistro, accusando anche dolori al viso ed ad altre parti del corpo. I carabinieri hanno così appreso dal concitato racconto che la signora era stata ripetutamente percossa dal figlio e non era la prima volta. Ciò accadeva in occasione del rifiuto di dargli del denaro che probabilmente il 39enne, utilizzava per l’acquisto di stupefacenti essendo noto come tossicodipendente. L’uomo, infatti, si era allontanato volontariamente da una comunità terapeutica dove era ricoverato dal mese di agosto.
Insomma, la violenza era diventata ogni giorno più forte fino ad arrivare a livelli insostenibile.
Dopo l’arrivo del 118 per le cure alla donna, che poi è stata trasportata in ospedale, i carabinieri si sono recati a prendere Marcello Pascali, ovvero il figlio della signora, presso la sua abitazione, ma lo hanno trovato per strada mentre cercava di entrare nell’abitazione della vicina e raggiungere la madre. Davanti ai carabinieri l’uomo ha iniziato ad inveire anche nei loro confronti apostrofandoli con parolacce e cercando di divincolarsi dalla presa. Gli operanti però sono riusciti ad accompagnarlo presso l’auto di servizio per condurlo in caserma dove è risultato agli atti che già nel 2009 Marcello Pascali era stato tratto in arresto per le stesse violazioni.
Avvisato dell’accaduto il magistrato di turno presso la Procura di Lecce, Pascali è stato tratto in arresto e condotto in carcere per i reati di tentata estorsione, lesioni e maltrattamenti in famiglia.
Successivamente, tornata dall’ospedale con una prognosi di una decina di giorni, la mamma dell’arrestato è stata condotta in caserma per la formalizzazione della denuncia.
