Porto Cesareo, la Guardia Costiera blocca il ‘livellamento’ della sabbia. I lavori dello stabilimento non erano autorizzati

La Guardia Costiera ha interrotto le operazioni di livellamento dell’arenile che non erano state autorizzate e posto sotto sequestro il mezzo impiegato per spostare la sabbia.

Quei lavori fatti alle prime luci dell’alba non erano stati autorizzati. Così i militari della Guardia Costiera di Gallipoli, insieme al personale dell’Ufficio marittimo di Porto Cesario, appartenenti al Nucleo Operativo di polizia ambientale della Direzione Marittima di Bari hanno fermato tutto, sequestrato il mezzo con cui si stava ‘livellando’ la spiaggia e deferito all’Autorità Giudiziaria sia i responsabili della ditta impegnata nelle operazioni, sia il titolare dello stabilimento balneare.

I fatti

Tutto è cominciato nella giornata di ieri, martedì 25 giugno. Sotto i riflettori degli uomini in divisa sono finiti i lavori non autorizzati di livellamento dell’arenile. In pratica, stavano ‘spostando’ la sabbia con un mezzo meccanico tipo Bobcat.

Le operazioni, come detto, erano state svolte alle prime luci dell’alba in un’area demaniale marittima di pertinenza di uno stabilimento balneare. Circa 420 metri quadri in tutto. Il sito, posto a ridosso del mare, rientra nei territori tutelati per legge in quanto all’interno dell’Area Marina Protetta e Sito di Interesse Comunitario.

I militari intervenuti hanno proceduto al sequestro del mezzo meccanico impiegato per lo svolgimento dei lavori ed al contestuale deferimento all’Autorità Giudiziaria dei responsabili della ditta esecutrice e del titolare dello stabilimento per le ipotesi di reato di deturpamento di bellezze naturali ed esecuzione di lavori in assenza della prevista autorizzazione paesaggistica.



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