Presunti abusi sessuali su due sorelle disabili in una casa disabitata. Arriva l’assoluzione

Il giudice, al termine del rito abbreviato, ha assolto i due imputati, con formula piena “per non aver commesso il fatto”.

Rispondevano dell’accusa di avere abusato di due sorelle affette da deficit psichico, dopo averle condotte in una località appartata, ma il reato di violenza sessuale è caduto a conclusione del processo.

Il gup Alcide Maritati, al termine del rito abbreviato, ha assolto i due imputati, con formula piena “per non aver commesso il fatto”, come richiesto dall’avvocato Francesco Tobia Caputo. Il difensore ha sostenuto la tesi del rapporto consenziente. Il legale ha infatti sottolineato che sussisteva una relazione amorosa tra l’imputato accusato dei reati più gravi e la presunta vittima, affetta da deficit.  Inoltre, anche il presunto autore del fatto era affetto dalle stesse problematiche e non ci sarebbe stato un abuso della condizione di inferiorità psichica. Anche il pm Luigi Mastroniani aveva chiesto l’assoluzione.

Nel corso dell’udienza preliminare, il gup aveva disposto l’incidente probatorio per ascoltare le presunte vittime in modalità protetta.

L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia presentata presso la stazione dei carabinieri di un paese del Nord Salento. Secondo l’accusa, i due amici , il 2 luglio del 2020, avrebbero prima condotto le sorelle, in un’abitazione fuori dal centro abitato. Uno dei due, approfittando dello stato di deficit mentale grave della donna, l’avrebbe spinta sul letto e dopo averla spogliata e immobilizzata, legandole le mani con una cintura e averle applicato del nastro adesivo in bocca, l’avrebbe stuprata. Invece, l’altro imputato avrebbe immobilizzato la sorella, per poi baciarla repentinamente.

In seguito, fu sporta denuncia ed una delle due vittime fu costretta a fare ricorso alle cure mediche in ospedale.

Come detto, ogni accusa è caduta al termine del processo e le motivazioni della sentenza si conosceranno entro i prossimi 90 giorni.

Le due sorelle si erano costituite parte civile con l’avvocato Giovanni Gabellone.