Presunto raggiro ai danni di un’anziana e malata signora, il nipote torna in libertÃ

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza dell’avvocato Carlo Sariconi. Il legale ha chiesto l’anullamento dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Gianluca De Gennaro, 42enne di Lecce.

Torna in libertà  il  nipote di un'anziana e malata signora, presunta vittima di un raggiro.
  
Il Tribunale del Riesame (Presidente Silvio Piccinno, a latere Antonio Gatto, relatore Anna Paola Capano) ha accolto l'istanza dell'avvocato Carlo Sariconi. Il legale ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per Gianluca De Gennaro, 42enne di Lecce.
  
Invece, nell'udienza di martedì scorso, il Riesame ha emesso lo stesso provvedimento, in favore di Pierluigi Porpora, 61anni di Lecce, direttore della filiale postale di Santa Rosa, difeso dal legale Alberto Erroi. Questi, così come De Gennaro, risponde dell'accusa di falso ideologico e furto aggravato, ma è tornato libero. La Procura, inoltre, indaga per il reato di falso ideologico "in concorso" su altre due persone che avrebbero avuto il ruolo di testimoni al momento della firma in ospedale della vittima. Si tratta della madre di De Gennaro e di una dipendente di quest'ultimo.
  
L'indagine, coordinata dal  pubblico ministero Giovanni Gagliotta, è partita dalla denuncia dei fratelli dell'anziana signora che, lo scorso luglio, si erano presentati dai carabinieri di Cellino San Marco, per denunciare i prelievi sospetti dal conto della donna, deceduta nel novembre dell'anno precedente. La somma prelevata si aggirava attorno ai 20mila euro. Non solo, perché altro denaro sarebbe stato prelevato dai conti del marito che si trovava in una casa di riposo. La cifra complessiva si aggirerebbe intorno ai 50 mila euro.
  
Porpora avrebbe aiutato De Gennaro a svuotare i conti dei suoi anziani zii, grazie ad una delega ritenuta sospetta dagli inquirenti, firmata dalla anziana donna mentre si trovava ricoverata presso l'ospedale di San Pietro Vernotico. Il direttore della filiale postale si sarebbe recato personalmente presso il nosocomio per il rilascio della delega. Secondo la Procura, Porpora avrebbe infranto il regolamento, poiché  sarebbe necessaria la presenza in filiale dell'interessato. Inoltre, il firmatario deve essere in pieno possesso delle facoltà di agire, a meno che non sia stata rilasciata l'autorizzazione del giudice. Il giudice Vincenzo Brancato nell'ordinanza afferma che "la delega relativa al libretto deve ritenersi assolutamente falsa, sia in merito all'asserito assenso da parte della signora che alla presenza degli indicati testimoni". 
  
I due indagati avrebbero già confessato che la delega era falsa; Porpora innanzi al pm, De Gennaro davanti al gip Brancato per l'interrogatorio di garanzia.



In questo articolo: