Accecato dall’ira e completamente fuori di sé, brandiva una bolletta Aqp – emessa a suo carico – per un ammontare di 700 euro. Davanti a lui, una malcapitata funzionaria ed assistente sociale di quegli uffici dalla quale, con aggressioni verbali e minacce, ne avrebbe preteso il pagamento. Dopodiché, al comprensibile rifiuto da parte dell’impiegata, ha estratto dalla tasca dei pantaloni un coltello di 18 centrimetri del tipo “da macellaio” continuando a pretendere, con aggressioni verbali e minacce sempre più gravi, il pagamento della stessa bolletta. Insomma, un pomeriggio da brividi quello trascorso ieri presso gli Uffici Servizi Sociali del Comune di Nardò. Episodio che, alla fine, si è concluso con l’arresto in flagranza di reato del presunto aggressore – 54enne neretino – con l’accusa di tentata estorsione aggravata e minaccia.
La storia – dettagliatamente comunicataci dai Carabinieri del Comando Provinciale leccese – viene addirittura da essi definita come degna delle migliori sceneggiature di film d’azione. Eppure, drammaticamente vera. Fortunatamente, da un ufficio accanto a quello dove si stava consumando l’aggressione, altri funzionari comunali, spaventati dalle urla, hanno chiamato i militari che, immediatamente, sono intervenuti sul posto bloccando il malvivente, disarmandolo ed accompagnandolo presso la locale Stazione di Nardò.
Qui, non appena terminate le formalità di rito e sentito il PM di turno, Dott.ssa Stefania Mininni, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto ed accompagnato presso la propria abitazione, in regime di domiciliari.
La funzionaria comunale invece se l’è cavata, per fortuna, solo con un grosso spavento e si è dimostrata sin da subito estremamente riconoscente nei confronti dei militari dell’Arma il cui immediato intervento ha evitato il peggio.
