Processo Polimeno, ascoltati quattro testimoni

L’udienza odierna del processo di primo grado a carico di Salvatore Andrea Polimeno, accusato di avere ucciso per un errore di persona Valentino Spalluto, mentre lavorava all’allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini, ha visto susseguirsi diverse testimonianze.

Nuova udienza questa mattina, presso la Corte di Assise di Lecce, del processo di primo grado a carico del leccese Salvatore Andrea Polimeno, accusato di aver sparato per un errore di persona, al giovane operaio originario di Surbo, Valentino Spalluto, ferendolo mortalmente, mentre questi lavorava all'allestimento del palco per il concerto di Laura Pausini.
 
Il giovane leccese, difensore l'avvocato Anna Luigia Cretì (le parti civili sono invece difese dall'avv. Francesca Conte), è imputato per omicidio colposo; egli nel pomeriggio del 2 agosto 2012, si sarebbe recato a bordo del proprio scooter in piazza Palio per punire Alessandro Leo "reo" di averlo schiaffeggiato, in seguito alla vendita di una dose di eroina, inferiore alla quantità richiesta. Polimeno, però, avrebbe commesso un incredibile errore di persona ed i suoi colpi di pistola si sarebbero infranti contro il povero Spalluto.
 
Il dibattimento odierno, tenutosi dinanzi alla corte presieduta dal dr. Roberto Tanisi, giudice a latere Francesca Mariano, è iniziato con la deposizione di quattro testimoni, tre dei quali in comune tra PM e difesa, e l'altro richiesto dal PM. Il primo, non ha confermato la maggior parte delle dichiarazioni rilasciate in precedenza agli inquirenti. Egli, poco dopo l'assassinio di Spalluto, dichiarò agli agenti di Polizia che lo interrogarono, di aver visto un uomo (descrivendolo dettagliatamente) in scooter avvicinarsi alla recinzione, scendere dal mezzo e sparare all'interno dello spazio adibito a cantiere, per poi fuggire verso via Siracusa (la strada dove abitava Polimeno); affermò anche di aver soccorso il giovane che giaceva a terra, gravemente ferito (aspetto che ha confermato oggi in udienza).
Successivamente, è stato ascoltato un operaio che si trovava vicino a Spalluto al momento dell'uccisione, che ha affermato di aver visto una persona con un casco grigio in testa, fermarsi vicino alla recinzione e di averla anche vista scappare, dopo aver udito due spari.
 
Subito dopo i giudici hanno chiesto di ascoltare gli altri due teste, la cui testimonianza era stata richiesta dal PM. Infine, è stato sentito il medico legale Alberto Tortorella che aveva eseguito l'esame autoptico sul cadavere di Spalluto.
La prossima udienza è stata fissata per il 5 marzo, giorno in cui verranno ascoltati altri quattro testimoni.

Tania Tornese



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