La Procura leccese, nel corso dell'udienza preliminare, ha chiesto la condanna dei venti imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, nel processo "Pozzino" su estorsioni e traffico di droga.
Innanzi al gup Michele Toriello, il sostituto procuratore Antonio De Donno ha invocato: 4anni e 6 mesi Antonio Vadacca “detto Cacà”, 43enne di Monteroni; 10 anni e 6 mesi per Luigi “Gino” Tarantini, 66enne di San Pietro in Lama; 5 anni per Andrea Mancarella, 33enne di Lequile e 8 anni per Biagio Pagano, coetaneo di Copertino; 1 anno per Albino Barba, 62enne di Monteroni di Lecce; 6 anni per Patrizio Margilio, detto “zio”, 34enne di Squinzano; 3 anni a Simone Palaia, 34enne di Squinzano; 2 anni per Cosimo Emiliano Palma, 34enne di Squinzano (al momento detenuto); 10 mesi per Umberto Savoia, 40enne di Squinzano; 2 anni e 4 mesi a Sergio Rizzo, 57enne di Monteroni di Lecce (al momento detenuto); 1 anno e 6 mesi per Leandro Greco, 37enne di Surbo; 2 anni per Marco Alfredo Capone, detto “drapò”, 24enne di Lequile; 7 anni per Andrea Martina, alias “Pacciani” 34enne di Copertino; 2 anni e 6 mesi per Mirko Sederino, detto “Parsifal”, 24enne di Lequile; 5 anni per Raffaele Padula, detto “Marvoi”, 34enne di Squinzano; 1 anno e 4 mesi a Marcello Paglialunga, 46enne di Leverano; 4 mesi per Francesco Paolo Elio Buttazzo, 26enne di Lequile; 1 anno e 4 mesi per Pier Gian Luca Coppola, 33enne di Lecce; 6 anni per Osvaldo Erpete, 61enne di Arnesano; 3 anni per Mattia Panico, detto “pagliaccio”, 25enne di San Pietro in Lama.
La discussione proseguirà il prossimo 17 ottobre, quando prenderanno la parola i difensori degli imputati.