Era accusata di non aver prestato le dovute cure ad una partoriente, ma arriva il proscioglimento per una ginecologa.
Il gup Edoardo D’Ambrosio, al termine dell’udienza preliminare, ha disposto il non doversi procedere, nei confronti di A.D.L., 70enne di Casarano, ora in pensione. Il giudice ha accolto l’istanza dell’avvocato Luca Puce, “non essendovi disposizione codicistica alcuna, nell’alveo della quale potere ritagliare la condotta tenuta dalla dr.ssa e da lì, l’assoluta superfluità di qualsivoglia vaglio dibattimentale in contraddittorio tra le parti”.
La ginecologa rispondeva dell’ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio.
I fatti risalgono al 2 ottobre del 2017. Secondo la Procura, A.D.L. non avrebbe prestato le necessarie cure ad una giovane di Casarano, alla 34esima settimana di gravidanza, in preda a forti contrazioni. Nello specifico, avrebbe invitato la partoriente a recarsi presso un’altra struttura sanitaria dotata di unità di terapia intensiva neonatale, nonostante la stessa professionista attestasse con apposito certificato, la minaccia di “parto prematuro”. Difatti, il punto nascita del “Ferrari” era in via di dismissione come previsto dal Piano di Riordino Ospedaliero.
Tuttavia, il lieto evento si è svolto nei corridoi del Pronto Soccorso, poiché la giovane partoriente non era riuscita a raggiungere la sala parto tempestivamente e con l’assistenza del solo personale ostetrico.
