Si sarebbero costruite opere senza il necessario permesso ed in assenza di autorizzazione paesaggistica. Questi i motivi che hanno spinto i militari della Stazione di Porto Cesareo – in collaborazione con i colleghi dell'Ufficio Locale Marittimo e della Polizia Municipale, entrambi di Porto Cesareo – ad eseguire una Ordinanza di Sequestro Preventivo, emessa dal G.I.P. di Lecce (dott. A. Maritati) su richiesta del Pubblico Ministero, Dott. Negro, nei confronti di un campeggio collocato in zona Punta Prosciutto.
Un cittadino cesarino è stato altresì denunciato con l'accusa d'aver abusivamente recintato un terreno di sua proprietà attraverso una rete metallica lunga un chilometro e mezzo. In più ha collocato, sempre abusivamente (secondo gli inquirenti), all'interno dell'area: tre docce in alluminio e PVC, due lavabi in muratura, sette colonnine destinate al rifornimento elettrico, due fosse biologiche, una roulotte (peraltro priva di matricola e numero di targa) con funzione di ufficio.
Il tutto, come scrive il GIP Maritati, ha determinato "l'alterazione dell'assetto del territorio" e quindi la sopportazione di "un carico urbanistico assolutamente non tollerabile dall'area protetta e totalmente sfornito di copertura legale". L'accusato, tra l'altro, pare che sapesse benissimo di non poter effettuare l'attività di campeggio (durante il sequestro del 23.08.2014 erano presenti 15 camper all'interno dell'area) in quanto, a seguito di SCIA presentata in data 4 giungo 2014, l'uffico SUAP del Comune di Porto Cesareo aveva comunicato pochi giorni dopo, esattamente il 17 giugno, che vi erano dei motivi ostativi all'apertura dell'attività essendo l'area ricadente in Contesto Urbano di Recupero Paesaggistico (zona PIRT).