Rapina all’Eurospin di Cursi: una condanna in abbreviato e due patteggiamenti

Il gup ha inflitto 6 anni, nel processo con rito abbreviato, al 37enne di Galatina Luigi Panico.I due complici, il 36enne Simone Luceri e il 23enne Angelo De Pascalis, suoi concittadini, hanno patteggiato la pena e sconteranno l’uno 4 anni di reclusione e l’altro 3 anni e 4 mesi.

Si conclude con la condanna dei tre rapinatori, la vicenda giudiziaria dell'assalto armato all'Eurospin di Cursi. Il giudice Michele Toriello ha inflitto una pena di 6 anni, nel processo con rito abbreviato, nei confronti del 37enne di Galatina, Luigi Panico, difeso dall'avvocato Luigi Piccinni. L'imputato rispondeva dei reati di rapina e furto aggravato ed il pubblico ministero d'udienza Emilio Arnesano ha invocato 6 anni e 4 mesi di reclusione. Il pm titolare dell'inchiesta, Carmen Ruggiero aveva chiesto per Panico il giudizio immediato ed il gip Stefano Sernia lo aveva poi disposto, in base all'evidenza della prova.

I due complici, il 36enne Simone Luceri e il 23enne Angelo De Pascalis, suoi concittadini, entrambi difesi dall'avvocato Carlo Gervasi, hanno invece patteggiato la pena. Il primo dovrà scontare 4 anni di reclusione, mentre al secondo è stata inflitta una pena di 3 anni e 4 mesi. De Pascalis, che era l'unico dei tre imputati ristretto ai domiciliari e non detenuto in carcere, ha ottenuto il permesso lavorativo.

Ricordiamo che secondo la ricostruzione degli inquirenti, quest'ultimo, soprannominato da Panico, "Angelo pilota", avrebbe guidato la macchina poi utilizzata per giungere sul posto e riprendere i due complici all'uscita del discount. Il veicolo, inoltre, risulterebbe rubato a Sogliano Cavour e sono accusati del furto proprio De Pascalis e Panico. Invece, come emergerebbe dalle immagini di sorveglianza poste all’interno dell'esercizio, due persone travisate dal passamontagna – di cui una armata di pistola –avrebbero fatto irruzione per poi farsi consegnare dai dipendenti, la somma di 820 euro. Una volta messosi in fuga, il"trio", però, venne immediatamente inseguito dal proprietario dell'Eurospin. Quest'ultimo riuscì a speronarli e la loro autovettura in seguito alla collisione, rimase bloccata nel centro abitato di Cursi. Qui, Panico venne fermato da alcuni passanti, rischiando anche il linciaggio, mentre invece i due complici riuscirono, al momento, a far perdere le proprie tracce nelle campagne circostanti.

Luigi Panico venne arrestato in flagranza di reato, lo scorso 19 agosto, mentre i suoi due complici finirono in manette, a seguito di indagini, il 5 settembre. Luceri e De Pascalis vennero ascoltati dal gip Stefano Sernia nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia. De Pascalis ha smentito categoricamente la propria partecipazione alla rapina, fornendo un alibi ( si trovava in un bar e sia alcuni suoi conoscenti che i filmati del locale potranno confermarlo). Inoltre ha aggiunto di non conoscere affatto uno dei due presunti autori materiali della rapina, ovvero Simone Luceri. Riguardo a Luigi Panico, De Pascalis ha affermato di conoscerlo superficialmente, poiché una volta si era rivolto a lui, per la riparazione di un pezzo della sua moto. Il 23enne ha dunque respinto ogni accusa anche in merito ad una sua partecipazione, proprio assieme a Panico, al furto dell’autovettura Fiat Uno utilizzata per la rapina.
 
Luceri ha ammesso di avere partecipato all'irruzione armata nel discount del 19 agosto, sottolineando come sia stata una nera disperazione a spingerlo nel compiere un gesto così vile. Egli ha messo in evidenza le ristrettezze economiche in cui versa la sua famiglia e le difficoltà nel pagare i libri per mandare il figlio a scuola. Luceri, ha anche detto di essere l'uomo che impugnava l'arma durante la rapina. Egli ha aggiunto di essersene poi liberato, gettandola in una zona di campagna, alla periferia di Cursi. Infine, in merito alle domande del gip Stefano Sernia sulla conoscenza degli altri due presunti complici, egli ha risposto di conoscere soltanto  Panico, mentre l'altro componente del "trio", il 23enne Angelo De Pascalis, l'avrebbe incontrato per la prima volta, quando si sono recati per compiere la rapina.

I poliziotti hanno stretto il cerchio su Luceri,  grazie agli  accertamenti sulle frequentazioni di Panico, effettuate anche attraverso l'analisi dei tabulati telefonici e delle rubriche.



In questo articolo: