Ancora cronaca nell’estate salentina. Ancora una volta un episodio che ha protagonisti alcuni malfattori e che poteva avere un epilogo ben più tragico. E’ avvenuta, infatti, una rapina nel cuore di questa notte nella sede della Sgm, la società che cura i trasporti urbani nel capoluogo. Stando alle prime ricostruzioni, in tre, armati ed incappucciati, avrebbero fatto irruzione negli uffici della partecipata al chilometro 1,5 della Strada Provinciale Lecce-Vernole quando erano circa le due di notte.
Sulla loro strada, però, hanno trovato ad attenderli il custode 59enne della ‘Società Gestione Multipla’: gli ignoti non hanno esitato e lo hanno legato ad una sedia, immobilizzandolo all’interno del piccolo box a lui destinato, per poi accedere nella struttura. All’interno, poi, hanno arraffato tutto ciò che potevano: dopo aver distrutto il lucchetto, infatti, hanno svuotato un interno armadietto metallico, portandosi via alcune cassette poste al suo interno.
Messo a segno il colpo, i tre si sono dileguati tra le strade del Salento dove, successivamente, hanno potuto constatare che il bottino non era poi così magro: i malviventi, infatti, sono riusciti a sottrarre alla società 51% di proprietà del Comune di Lecce, circa 2 mila e trecento euro. Sul posto immediatamente subito dopo l’accaduto, sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Lecce, insieme a loro gli uomini del Nucleo Investigativo.
Tuttora sono in corso le indagini, anche grazie agli impianti di videosorveglianza presenti nei pressi della sede della società, mentre proseguono le ricerche dei tre ladri e della loro refurtiva.“Sono molto amareggiato per quanto accaduto la scorsa notte negli uffici di via Vernole – commenta il presidente di Sgm, Mino Frasca, in una nota stampa pervenutaci in redazione – e desidero esprimere la più sincera solidarietà al custode, vittima dell’aggressione da parte dei tre malviventi. Sono sicuro che le forze dell’ordine e gli inquirenti stiano già facendo di tutto per individuare e assicurare alla giustizia, quanto prima, gli autori del furto”.