Riesame case popolari: lungo “botta e risposta” tra pubblica accusa e difesa

Nel tardo pomeriggio di oggi è terminata la discussione durata oltre sette ore. La decisione è prevista nelle prossime ore.

Un lungo “botta e risposta” tra pubblica accusa e difesa, sugli arresti “eccellenti” nell’inchiesta case popolari.

Nel tardo pomeriggio di oggi, è terminata l’accesa discussione in aula, durata oltre sette ore, dinanzi al Tribunale del Riesame. Durante l’udienza camerale hanno preso la parola i pubblici ministeri Roberta Licci e Massimiliano Carducci che nelle scorse settimane avevano presentato Appello.

Poi, è stata la volta del collegio difensivo che ha discusso il Riesame sulle misure cautelari applicate agli indagati.

A partire dalla mattinata di oggi si sono discusse, anzitutto, le posizioni dei consiglieri dimissionari di Palazzo Carafa.

Luca Pasqualini

Quella di Luca Pasqualini ( presente oggi in aula) difeso dal legale Giuseppe Corleto.

Nei suoi confronti, la Procura ha chiesto la custodia cautelare in carcere per altri episodi ed imputazioni (al momento si trova ristretto ai domiciliari), rigettati nell’ordinanza del gip Giovanni Gallo. In particolare, i pm sostengono che Pasqualini abbia avuto un ruolo attivo nell’associazione a delinquere contestata, tra gli altri, anche a Torricelli, Monosi e Gorgoni. In particolare, mantenendo i contatti con elementi della malavita organizzata.

Attilio Monosi

Invece, per Attilio Monosi, assistito dagli avvocati Riccardo Giannuzzi e Luigi Covella, la Procura ha ribadito i domiciliari anche per alcune imputazioni rigettate dal gip Giovanni Gallo.

Sotto la lente d’ingrandimento della Procura, erano finiti i rapporti con i cosiddetti “collettori” di voto. Tra di essi Diego Monaco (indagato a piede libero), Monia Gaetani e Monica Durante (raggiunti da un’obbligo di dimora), per i quali i pm hanno presentato Appello chiedendo gli arresti domiciliari. Sono assistiti dagli avvocati Umberto Leo e Giuseppe De Luca.

Riguardo i rapporti con Monaco (referente di un gruppo di abusivi), secondo l’accusa, Monosi risponderebbe di corruzione, poiché avrebbe compiuto atti contrari al suo ufficio per ottenere sostegno elettorale per le elezioni comunali del 2012, per le europee del 2014 e le regionali del 2015. Il gip, però ritiene che “la scelta di Monosi di attivarsi per salvare le occupazioni abusive attraverso la sanatoria è una scelta politica (discutibile o meno) del tutto legittima e portata avanti attraverso l’approvazione di una legge regionale”

Richiesta dei domiciliari, anche per altre imputazioni, nei confronti di Pasquale Gorgoni, assistito dall’avvocato Amilcare Tana.
Per tutti i sopraindicati indagati, la difesa, a sua volta, ha presentato ricorso al Riesame.

Antonio Torricelli

Riguardo Antonio Torricelli, assistito da Luigi Covella, i pm non hanno presentato Appello. L’ex vicepresidente del consiglio comunale avrebbe avuto il ruolo di promotore della suddetta associazione a delinquere, atta a garantire favori agli occupanti abusivi, in cambio di voti.

Inoltre, la Procura ha fatto Appello per altri indagati, quali Rosario D’Elia (invocati i domiciliari) e Andrea Santoro (chiesto il carcere). Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Presicce e Pantaleo Cannoletta.

La decisione del Tribunale del Riesame ( Presidente Silvio Piccinno, relatore Maria Pia Verderosa, a latere Anna Paola Capano) è prevista nelle prossime ore.



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