Risarcimento ai risparmiatori nel processo ‘Fonsai’, anche due avvocati salentini ottengono giustizia

Gli avvocati Antonio Tanza Vicepresidente Nazionale Adusbef e Pierfilippo Centonze, anch’egli appartenente alla Vicepresidenza hanno patrocinato la causa di diverse centinaia di risparmiatori.

Al termine del processo "Fonsai", anche due avvocati salentini ottengono “giustizia" per migliaia di piccoli risparmiatori.
 
Difatti, Il tribunale di Torino ha disposto per Salvatore e Jonella Ligresti, in solido con Unipolsai e  Reconta Ernst&Young, il risarcimento di circa 2.000 parti civili. Gli avvocati Antonio Tanza Vicepresidente Nazionale Adusbef e Pierfilippo Centonze, anch'egli appartenente alla Vicepresidenza hanno patrocinato la causa di diverse centinaia di risparmiatori.
 
L'unica "nota stonata" della sentenza, il mancato riconoscimento di un'immediato risarcimento per le parti civili, che potrà essere ottenuto  solo nel momento in cui la sentenza diverrà definitiva. 
 
I giudici hanno riconosciuto il danno, ma sulla somma da destinare a ciascuno rimandano a un nuovo processo in sede civile.
 
Ad ogni modo, il legale Pierfilippo Centonze commenta così la sentenza "Siamo parzialmente soddisfatti. Purtroppo non è stata accolta la richiesta di provvisionale, che avrebbe potuto dare un immediato seppur piccolo ristoro dei danni subiti a tutti i consumatori".
 
Ricordiamo che nelle scorse ore, il  Tribunale di Torino ha condannato Salvatore Ligresti a 6 anni di carcere e a una multa da 1 milione e 200 mila euro, la figlia Jonella a 5 anni e 8 di carcere e una multa da un milione. L'ex amministratore delegato, Fausto Marchionni, a 5 anni e tre mesi, 700 mila euro di multa. L'ex revisore della società assicuratrice Riccardo Ottaviani a 2 anni e 6 mesi.
 
Assolti invece Antonio Talarico, l'ex vicepresidente della compagnia assicurativa e Virgilio Ambrogio, revisore dei conti. I giudici hanno anche disposto che restino sotto sequestro i dieci milioni circa già sequestrati nel corso delle indagini agli imputati.
 
Ligresti padre e figlia sono accusati di manipolazione del mercato, per aver falsificato il bilancio 2010 della compagnia assicurativa, provocando un danno per gli azionisti da 250 milioni di euro. Il procedimento  torinese è l'ultimo dei tre processi di primo grado dell'inchiesta  Fonsai scoppiata con gli arresti della famiglia Ligresti a luglio 2013 e condotta dalla Guardia di Finanza, nucleo di polizia tributaria di Torino.



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