Rubano metallo e attrezzature in una ditta. Coppia arrestata dai Carabinieri

In una impresa ovicola che ha interrotto l’attività per adeguamenti alla normativa, una coppia è¨ stata sorpresa a rubare una pompa ad immersione e alcuni metri di tubo per un valore di 2.000 euro. L’arrivo dei Carabinieri ha scongiurato il furto

Nell'area della ex “Ovoro/Alicom”, ditta di allevamento avicolo con capannoni in contrada “Cazzati”, a Campi Salentina, da circa due anni è stata interrotta l’attività, in vista di un adeguamento alla normativa vigente, ciò, però, ha quasi incoraggiato le i furti, moltiplicatesi nel tempo, di persone a caccia di attrezzature, metalli, apparecchiature elettriche, infissi. Anche stamane è accaduto qualcosa di simile, ma il colpo è andato male. 

Vito Crapuzzi e Anna Maria Schiera, conviventi, entrambi 48enni di Novoli, una lunga serie di guai con la giustizia, si erano introdotti nell’area per appropriarsi di ferro e di oggetti da rivendere. E, mentre erano intenti a compiere il furto, sono stati colti dai titolari dell’azienda, durante uno dei loro frequenti controlli a scopo preventivo.

Prima una pompa a immersione, poi alcune sezioni di tubo da impianto idrico (della lunghezza di poco meno di 10 metri), per un valore di circa 2.000 euro.
I due si stavano dirigendo verso l’autovettura con cui  si erano recati sul posto, quando, è giunta una pattuglia dei Carabinieri, chiamati sul posto insieme all'unità di un istituto di vigilanza privata.

Per entrambi è scattato l’arresto per furto aggravato, deciso dal Pubblico Ministero di turno presso Procura della Repubblica di Lecce Francesca Miglietta.   I due sono stati sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.

Nel pomeriggio di oggi, inoltre, intorno alle 16.00, a Scorrano, i militari della stazione locale, hanno tratto  in arresto Francesco Amato, 31enne celibe, censurato, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso propria abitazione in attesa giudizio definitivo, in ottemperanza all’ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte D’appello di Lecce, dovendo l’uomo espiare la pena detentiva di 4 anni, 8 mesi e 5 giorni, in quanto condannato in via definitiva per reati in materia di sostanze stupefacenti, commessi da marzo-giugno 2007 in ambito provinciale.

L’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Lecce.