Sbarco 52 migranti a Santa Maria di Leuca. Arrestato lo scafista, un giovane ‘rimandato a casa’

Gli accertamenti volti ad identificare gli scafisti all’interno del gruppo di 52 migranti sbarcati ieri a Santa Maria di Leuca, hanno portato all’arresto di David Barkaia a cui era intestato un contratto di comodato d’uso della barca usata per il ‘viaggio’.

«Venite a salvarci, siamo in mezzo al mare»: la telefonata, giunta alla centrale operativa della Guardia Costiera, ha permesso di salvare ben 52 migranti che stavano tentando di raggiungere il Salento su una barca a vela. Poi l’avaria a poche miglia dalla terraferma e la richiesta di aiuto: le motovedette – partite da Gallipoli e Santa Maria di Leuca – hanno raggiunto l'imbarcazione, dove erano ammassati i migranti trasportati fino a riva dai militari e trasferiti al centro di prima  accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Qui, una volta rifocillati e visitati, sono scattate le procedure di identificazione e gli interrogatori per scoprire la provenienza. Il sospetto che tra gli uomini, le donne e i bambini siriani, pachistani e afgani potessero nascondersi anche gli scafisti era molto forte.
 
I sospetti sono diventati certezze questa mattina, una volta conclusi tutti gli accertamenti del pool anti-immigrazione della Procura della Repubblica di Lecce, volti appunto ad identificare chi ricopre il ruolo di “tassista dei disperati”. A finire nei guai, anzi in arresto, è David Barkaia, cittadino georgiano 43enne, a cui era intestato un contratto di comodato d’uso del natante battente bandiera turca.
 
Per l’altro connazionale – un 23enne – il Questore di Lecce ha adottato il provvedimento amministrativo del respingimento verso il paese di provenienza, una volta verificata la mancanza di titoli per restare sul territorio italiano. Il giovane è stato accompagnato al CIE – Centro di Identificazione ed Espulsione al fine del successivo trasporto in Georgia.
 
Gli altri migranti che hanno, invece, manifestato la volontà di richiedere asilo politico sono stati ricollocati nelle idonee strutture della regione Puglia.



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