Scoperti a Surbo, con un ingente quantità di droga: ascoltati i quattro arrestati

Il Gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Santoro, Nicoletti e Villirino; riguardo Donadeo, il giudice si riserva sulla richiesta di concedere i domiciliari poiché si trova ricoverato in ospedale. I quattro sono stati ascoltati questa mattina.

Sono state ascoltate in mattinata, alla presenza dei propri avvocati, le quattro persone arrestatedai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, tra cui un calabrese, nel corso di un’operazione antidroga. Le forze dell'ordine, sabato scorso, coadiuvate dai militari dell’Arma della Compagnia del capoluogo salentino, hanno sequestrato circa 2,5 kg. di cocaina e su disposizione del PM di turno Roberta Licci, hanno tradotto nel carcere di Borgo San Nicola: Ferdinando Donadeo, 63enne, difensore Giuseppe Russo e un suo complice Umberto Nicoletti, difeso dall'avvocato  Giancarlo dei Lazzaretti; Antonio Villirino, calabrese di 47enne, difensore Marco Elia; Andrea Santoro, 25 anni, difeso dall'avvocato Pantaleo Cannoletta. 

Nell'udienza odierna, il Gip Annalisa de Benedictis ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per Santoro, Nicoletti e Villirino; riguardo Donadeo, il giudice si riserva sulla richiesta di concedere i domiciliari, poiché nel frattempo si trova ricoverato in ospedale. Interrogati dal gip: Santoro ha confermato di essere stato alla guida della macchina, che ha accompagnato Nicoletti a Surbo; quest'ultimo doveva concludere un affare per l'acquisto di una macchina. Santoro, secondo il suo racconto, lo avrebbe poi ripreso quando sopraggiunsero le altre due auto; la Fiat 500 e l’Opel Agila. A quel punto Nicoletti gli avrebbe detto che poteva anche andare via, perché aveva trovato un passaggio, ma in quegli stessi istanti, sopraggiunsero i carabinieri.

Villirino invece, ha affermato che la droga trovata dagli investigatori, doveva essere consegnata ad altre persone con cui doveva incontrarsi; invece, con Donadeo, avrebbe solo dovuto imbastire una trattativa proprio per la vendita di un’auto. Anche Donadeo ha rilasciato dichiarazioni, escludendo la partecipazione al possesso di sostanze stupefacenti e di aver raggiunto Surbo per altri motivi.

Gli uomini dell’Arma erano appostati nei pressi dell'hotel Tiziano, dove ci fu il primo incontro tra la macchina dei salentini è quella del calabrese. ed hanno seguito le due auto che si sono fermate in Via La Pira a Surbo presso l'abitazione di Nicoletti; qui, sarebbe avvenuto un incontro tra le quattro persone successivamente arrestate ed il "passaggio" della sostanza stupefacente, dalla Fiat 500 all’interno della villa. A questo punto, avuta la certezza che qualcosa stava accadendo, i militari hanno deciso di fare irruzione nella casa. Accompagnati dai cani delle Fiamme Gialle, hanno puntato la stanza da letto della villa ed all'interno di un armadio, occultata sotto alcuni maglioni, è stata rinvenuta una busta di colore nero, con all’interno due panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 2,5 kg.

Identificato il corriere, figura di un certo rilievo in ambito criminale, sono stati allertati i colleghi del luogo di residenza dell’uomo, in provincia di Venezia che, a seguito di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione, hanno recuperato altri 600 gr. di cocaina, 16mila euro in contanti e arrestato altre due persone, tra cui il figlio di Villirino. 



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