Dopo il sogno sfumato del Twiga Beach, lo stabilimento balneare di lusso a cui Flavio Briatore aveva concesso l’uso del marchio e il Salento’s Beach, la Procura di Lecce ha disposto il sequestro di un altro lido dei vip che si affaccia sulla scogliera di località Cerra. Questa volta è toccato a «La Dolce Riva», una struttura in legno che sorge su uno dei tratti più suggestivi della costa a nord di Otranto. Ancora una volta ad essere contestata è la norma sugli accessi al mare.
La meta di tanti turisti e salentini alla ricerca di un luogo chic e soprattutto tranquillo, dove passare una giornata al mare, è chiusa a tempo indeterminato. Scattati i sigilli, quindi, dopo i sopralluoghi svolti da carabinieri forestali e polizia provinciale che hanno documentato, anche con foto, la una situazione.
Non solo, oltre al sequestro probatorio ci sono tre persone iscritte nel registro degli indagati: si tratta dei due gestori e del progettista. L’accusa contestata dal Pubblico Ministero, Antonio Negro è quella di abusi edilizi.
Anche «La Dolce Riva» avrebbe, quindi, violato la norma sul cosiddetto «Accesso al mare», relativa alle attività di noleggio di ombrelloni, gazebo e lettini, oltre che alla somministrazione e alla vendita di alimenti e bevande, per favorire la frequentazione dei tratti costieri meno accessibili rispetto agli arenili.