Violenza sessuale verso la suocera e maltrattamenti in famiglia? Nuovo processo per 31enne di Aradeo

L’imputato dovrà comparire, nel marzo prossimo, innanzi ai giudici della seconda sezione collegiale. Mattia Carrisi, 31enne di Aradeo, finì in manette il 16 settembre scorso, dopo l’ennesima lite in famiglia scoppiata per futili motivi.

Tribunale

Era già finito sotto processo per maltrattamenti in famiglia, ma adesso dovrà difendersi anche dall’accusa di violenza sessuale, nei confronti della suocera, e sequestro di persona.

Mattia Carrisi, 31enne di Aradeo, a partire dal 28 marzo, dovrà comparire innanzi alla seconda sezione collegiale. Difatti, era in corso il procedimento penale per i reati di lesioni personali e maltrattamenti verso la convivente, la suocera ed il fratello di quest’ultima, presso il giudice monocratico Maddalena Torelli. Il pubblico ministero Roberta Licci, però, alla luce di nuovi elementi emersi in dibattimento ( è stata ascoltata la suocera), ha chiesto che l’imputato venisse giudicato anche per i reati più grave, di violenza sessuale e sequestro di persona. Sarebbero contestati all’imputato alcuni episodi di palpeggiamenti e molestie, all’interno delle mura domestiche, nei confronti della madre della convivente. Il processo dovrà adesso continuare con una nuova imputazione, dinanzi ad altri giudici.

Le presunte vittime, la convivente e la suocera, si erano invece costituite parte civile, con l’avvocato Annamaria Congedo.

Carrisi finì in manette il 16 settembre scorso, dopo l’ennesima lite in famiglia scoppiata per futili motivi. La convivente e la suocera ( che vivevano assieme a lui, sotto lo stesso tetto) hanno chiamato il 112 per raccontare ai carabinieri quell’escalation di violenza. Tempestivo l’intervento dei militari della locale stazione, guidati dal Maresciallo Maggiore Vito De Giorgi.

Le due donne sono state condotte all’ospedale di Galatina, e le lesioni riportate sono state giudicate guaribili in 10 giorni di prognosi. Successivamente, entrambe sporsero denuncia presso un Centro Antiviolenza.

Il 31enne è stato arrestato in flagranza di reato e accompagnato presso la Casa Circondariale di Lecce. Successivamente, Carrisi ottenne gli arresti domiciliari, poiché il gip accolse l’istanza del suo difensore, l’avvocato Roberto Tarantino.
Il 1 gennaio di quest’anno, però, evase dai domiciliari ( a suo dire, per acquistare le sigarette), stabilendo il “record” di primo arrestato dell’anno in Salento. Egli venne così nuovamente condotto in carcere.



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