Si è celebrata a Gallipoli la prima unione civile, Minerva: ‘per me è stato un onore’

Dopo le nozze celebrate a Lecce, questa mattina, alla presenza di due testimoni, è stata costituita la prima unione civile dal Sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva: ‘per me è stato un onore prendere parte a questo momento di festa’.

Dopo le nozze di Cosimo e Giuseppe celebrate a Lecce, il sì rainbow raggiunge anche Gallipoli dove questa mattina il sindaco Stefano Minerva ha celebrato un’unione civile, la prima nella Città Bella. «Un traguardo importante»: così lo ha definito il numero uno di palazzo Balsamo convinto che i fiori d’arancio siano un altro importante passo per fare della perla dello Ionio una città aperta e libera da pregiudizi. «Gallipoli – si legge nella nota stampa – in seguito all'approvazione delle legge sulle unioni civili del maggio scorso, si è prontamente adeguata alle nuove disposizioni e per me è stato un onore prendere parte, questa mattina, a questo momento di festa».
  
«Sono contento – continua Minerva – di essere stato artefice e testimone di questo sogno d'amore, di dar il via a questa ufficialità negli anni sperata e fortemente voluta. Sono pronto ad accogliere le successive richieste: retorica a parte, sono fortemente convinto che nessuno debba ostacolare la volontà di due persone che decidono di condividere tutto il resto della loro vita insieme».
   
Sembrano davvero lontani i tempi delle polemiche e delle discussioni che hanno infiammato tv e piazze. Da quando l’11 maggio 2016 il ddl Cirinnà intitolato “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze” ha ottenuto il sì definitivo alla Camera, l’Italia non solo è stato il 27esimo Paese a riconoscere legalmente le coppie omosessuali, regolamentando le convivenze al di fuori del matrimonio, ma ha permesso a chi si vuole bene, indipendentemente dal sesso, di promettersi di restare insieme per sempre alla luce del sole. E nella terra in cui il loro amore è nato e cresciuto. 
 
di Mattia Antonio Chetta



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