Se ai pescatori sportivi-ricreativi è consentito catturare al massimo cinquanta ricci di mare al giorno per persona, è quasi scontato che quello pizzicato dai militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Torre Cesarea con ben mille esemplari sia finito nei guai. E così, al trasgressore non solo è stata sequestrata tutta l’attrezzatura per catturare gli echinodermi e i ricci pescati, ma è stata inflitta anche una sanzione amministrativa di 4mila euro. Tanto considerando il detto popolare che “impone” di mangiare questi deliziosi frutti di mare con gli aculei soltanto nei mesi con la erre.
Questo è solo uno dei risultati dei controlli effettuati nell’ultimo fine settimana di luglio dai militari del Compartimento Marittimo di Gallipoli, impegnati nell’attività di vigilanza nel territorio e nelle acque che ricadono nella loro giurisdizione. 255 verifiche, di cui 148 via mare e 107 via terra, che hanno portato all’elevazione di 74 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari ad oltre 12mila euro. Tra le più frequenti violazioni riscontrate ci sono: unità navali ancorate in acque riservate alla balneazione e in sosta nei corridoi di lancio per l’accesso alle grotte, deficienze nelle dotazioni di sicurezza previste per gli stabilimenti balneari e autovetture stazionanti in area portuale ove è vietata la sosta.
Bollente insieme alle temperature anche il telefono della Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Gallipoli dove sono giunte ben cinquanta chiamate inerenti segnalazioni di condotte illecite lungo il litorale e richieste di soccorso. In totale sono 3 le imbarcazioni assistite e 12 le persone aiutate.
Si ricorda a tutti i bagnanti e diportisti che per un intervento in mare rapido ed efficace occorre chiamare direttamente il numero gratuito per le emergenze in mare “1530”.
