Sorpresi a cacciare nella riserva della Palude del Conte, in due finiscono nei guai

Sono stati sorpresi a cacciare selvaggina in una zona dove l’attività venatoria è assoltamente vietata e per questo due uomini di San Pancrazio salentino sono finiti nei guai.

Sono stati sorpresi a cacciare selvaggina in località “Chiusurelle”, una zona di Porto Cesareo classificata in Puglia come Rnor, acronimo di «Riserva naturale orientata regionale», per via della fauna e della flora. In queste aree sono concesse solo certi tipi di attività (come l’agricoltura, ad esempio), mentre quella venatoria è assolutamente vietata dalla legge.

Tanto è bastato ai carabinieri forestali di Gallipoli intervenuti, per far scattare una denuncia in stato di libertà nei confronti di due uomini di San Pancrazio Salentino.

Il 66enne G.P. e il 55enne M.E. ora dovranno rispondere di violazione della normativa sulla attività venatoria ed esercizio dell’attività venatoria all’interno del perimetro della R.n.o.r. “palude del Conte e duna costiera”. Area protetta, quindi a pochi passi da alcuni dei punti più belli del Salento, quello di Punta Prosciutto e di Lido degli Angeli.

A scoprire quello che stavano facendo sono state le guardie zoofile Agriambiente della sezione di Nardò che hanno immediatamente chiesto l’intervento degli uomini in divisa che, prontamente, si sono precipitati sull’area segnalata.

I fucili utilizzati e le munizioni sono stati sequestrati. I due, invece, una volta accertato che effettivamente stavano cacciando, sono stati identificati e deferiti in concorso all’Autorità Giudiziaria di Lecce.