Specchia, violenza contro mamma e nonna. Fratelli finiscono in carcere

I due nel corso degli anni avrebbero operato nei confronti delle donne diversi maltrattamenti. Ieri il provvedimento restrittivo a seguito di un nuovo episodio di violenza avvenuto pochi giorni fa.

Avrebbero imposto alla madre e alla nonna, con angherie, il loro carattere violento, mediante percosse (anche per futili motivi), ingiurie, minacce (anche di morte) e neanche la minaccia di ricorrere all’intervento delle Forze dell’Ordine avrebbe fatto da deterrente.

Per questi motivi I Carabinieri della Stazione di Specchia hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere ai danni di due fratelli Salvatore e Giuseppe Frisina, entrambi residenti a Specchia.

I due lo scorso 19 settembre 2014 erano già stati sottoposti al provvedimento dell’allontanamento dalla casa familiare, ma ciò non è bastato.

L’incubo di madre e nonna sarebbe cominciato diversi anni fa, così come avrebbero dimostrato le indagini condotte dai militari dell’Arma  che hanno ricostruito i sistematici maltrattamenti, anche in concorso, da parte dei due nei confronti delle donne.

I fratelli, inoltre, nonostante la difficile situazione familiare ed economica neanche si sarebbero curati di contribuire al miglioramento delle condizioni, dormendo fino a tardi e non svolgendo alcuna attività lavorativa, anzi si sarebbero dilettati a usare violenza anche demolendo mobili e suppellettili nell’abitazione.

Numerosi gli episodi di violenza ricostruiti dai militari grazie alle denunce delle donne e all’acquisizione di numerosi certificati e referti medici; macabro e ai limiti della fantasia lo scenario ricostruito dai Carabinieri:  nel Luglio 2013, Salvatore, il più grande dei due, 23enne, avrebbe aggredito la nonna 81enne con un bastone fino a mandarla in ospedale con ematomi ed escoriazioni alla gamba; nell’Ottobre 2013, sempre Salvatore avrebbe colpito al volto la nonna procurandole lezioni guaribili in 10 giorni; nel Gennaio 2014, Giuseppe 21enne, il più piccolo, avrebbe spintonato la nonna facendola cadere a terra e procurandole la frattura del femore; nel Febbraio 2014,  ancora Giuseppe nel corso di un litigio con la madre l’avrebbe aggredita verbalmente e fisicamente, trascinandola con violenza all’interno dell’abitazione e procurandole varie lesioni; il 21 febbraio 2014 sempre Giuseppe, a seguito di un diverbio con la madre, l’avrebbe prima aggredita  verbalmente e fisicamente e, successivamente,  trascinata con violenza all’interno dell’abitazione procurandole lesioni.

Il calvario delle due donne sembrava essere terminato qualche giorno fa quando i Carabinieri di Specchia avevano notificato ai due fratelli la misura di allontanamento dalla casa familiare ed essersi accertati che i due avessero abbandonato l’abitazione.

Il 20 settembre, però, gli uomini dell’Arma, sarebbero stati chiamati  ancora una volta in soccorso dalle donne che avrebbero subito l’ennesimo atto persecutorio e violento.

A seguito della segnalazione all’Autorità Giudiziaria, quest’ultima ha disposto l’immediata carcerazione nei confronti dei fratelli che, esperite le formalità di rito i due sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Lecce.



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