‘Strage della Grottella’, emersi nuovi particolari dalle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Pozzino

Dalle intercettazioni ambientali, emergono particolari sull’ospitalità data al commando. Un’altra vede protagonisti Luigi Tarantini e il boss Roberto Nisi: i due parlavano dell’omicidio di El Farissi Abdellatif.

Un'inchiesta che permette di far luce sul traffico di droga ed i furti con il "cavallo di ritorno" , ma anche su stragi ed oscuri omicidi.
 
Dalle intercettazioni ambientali contenute nell'ordinanza relativa all'operazione "Pozzino" emergono particolari scottanti sull'ospitalità data al commando della "Strage della Grottella". Luigi Tarantini, detto "Gino" nel corso di una conversazione in macchina con uno sconosciuto del 2 luglio 2011.
 
GINO: …incomprensibile…e finisce a me…a me lo hanno portato…..hanno dormito nella zona mia il giorno della rapina lo sai no? …doppio muro, tutte le cose…non è scappato nulla che ora ho fatto….mettere….la dentro…a casa mia…trenta quaranta carabinieri dietro a casa mia…incomprensibile…e se io avessi saputo che fa quelle cose…incomprensibile…che poi quello la…per me ( si intende Tarantini Antonio , arrestato per la strage della Grottella a Copertino) è nipote e figlio…..
 
Tarantini fa riferimento alle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Vito Di Emidio, ribadendo di avere ospitato e favorito il commando, ma aggiungendo anche un nuovo particolare: avere dato la disponibilità di un doppio muro all'interno della sua masseria, utilizzato come nascondiglio. Di quella formazione criminale faceva parte anche il nipote di Luigi Tarantini, Antonio che dopo la morte del padre, fu cresciuto dallo zio. Il drammatico assalto armato a due furgoni portavalori, avvenuto il 9 dicembre del 1999 , costò la vita a tre uomini della Velialpol (altri tre rimasero feriti).
 
La trascrizione del dialogo è stata stralciata e messa a disposizione del sostituto procuratore antimafia Guglielmo Cataldi.
 
Un'altra intercettazione ambientale in auto (risalente al 24 agosto 2011), vedeva protagonisti Luigi Tarantini ed il boss Roberto Nisi: idue parlavano dell'omicidio, avvenuto il 10 agosto 2011, del marocchino El Farissi Abdellatif di cui era stato autore il cognato di Tarantini,  Sergio Rizzo.
Per quell'omicidio, scaturito per l'occupazione di un posto al mercato del pesce, Rizzo è stato condannato a 30 anni in abbreviato.
 
GINO: hai sentito il fatto di mio cognato , no ?
 
ROBERTO: Cazzo Gino , come non l'ho saputo!
 
GINO: mi ha detto la moglie guarda la polizia è intervenuta…gli ho detto non ti dispiacere…ha detto..Gino il ferro mettilo nel garage puliscilo…ho detto la pistola…mettila….ha detto sì..inc..e tutte cose…è venuto dopo 4..5 giorni mi ha dato la pistola…ho detto portamela che la pulisco….che se viene a quell'amico gliela devo dare….dico quello tienilo la dentro fermo che sta a posto…
 
ROBERTO : mannaggia… Giuda
 
GINO: e l'ha lasciato
 
ROBERTO: …è certo che ieri ha preso il coso….
 
GINO: dopo…esatto va a Gallipoli..va
 
ROBERTO: e che ne sapevo io!
 
GINO: per questo fatto, è andato e pum pum…
 
ROBERTO: inc..
 
GINO: perché quello… inc.. quello.. teneva un bel manico… quello teneva solo un… un tiro… quando vai a tirare l'altro esce da dentro le canne… non potevamo mai immaginare… lui hai capito… si credeva che era…
 
ROBERTO: era a colpo singolo…..
 
GINO: si.. inc.. di fronte casa… c'erano 6,7 pistole… abbiamo conosciuto chi è andrò la.. inc.. la… in quel posto.. e sono venuti i Carabinieri… lo hanno preso… gli ha cambiato di posto…. mo mi devi dire…
 
ROBERTO: eh eh eh
 
GINO: … inc… dove sta il fucile…. la dentro sta… li hanno portati vicino casa mia… alla chiesetta… dietro al muro… e lo hanno trovato il fucile… io ho visto tre, quattro carabinieri …. ma che cazzo stanno facendo?
 
ROBERTO: ah, non potevi mai immaginare
 
GINO: no! Hanno fatto delle perquisizioni…e non hanno trovato niente questi qua…a questo…
 
ROBERTO: a casa sua...
 
GINO: a casa sua non hanno trovato niente…sua moglie si è spaventata…inc. ha chiamato mia cognata e ha detto..che Sergio Rizzo sta dai Carabinieri…gli hanno trovato…inc. mai potevo immaginare che avrebbe fatto…
 
ROBERTO: quindi…non si è confidato con nessuno...
 
GINO: non si è confidato con nessuno …quello è andato per sparare dentro…
 
ROBERTO: invece era che voleva fare l'intimidazione….
 
GINO: esatto, inc. hai capito ! meno pratico era di quelle cose…vai a sapere che lo va ad uccidere…
 
ROBERTO: si è inguaiata la vita
 
GINO: si è inguaiata la vita
 
ROBERTO: per una merda di quelli …saremmo andati avremmo spaccato un po'….
 
GINO: ma non c'era bisogno ..io tenevo …inc…non è che io non tengo nessuna cosa...
 
ROBERTO: imprecazione
 
GINO: quando avrei preso la misura…avrei preso il fucile…meno male alla Madonna altrimenti avrebbero arrestato pure un amico…infatti stanno lì tutti quanti…inc.
 
Roberto: inc.
 
Dalle affermazioni del Tarantini, afferma il gip Cinzia Vergine nell'ordinanza, "risulta evidente che nei giorni precedenti aveva chiesto al cognato di portargli la pistola per effettuarne la pulizia" . Tarantini fa anche presente al suo interlocutore, che nel luogo in cui era originariamente occultato il fucile per l'omicidio vi erano custodite altre 6, 7 pistole.