Ancora una volta la professionalità con cui operano, da sempre, le forze dell'ordine salentine ha permesso di salvare l'ennesima vita umana. In particolare, sono stati i Vigili del Fuoco di Lecce – unitamente ai sommozzatori di Brindisi e all’elicottero della Direzione Regionale Puglia di Bari – a sfidare le onde al largo di Santa Maria di Leuca per la ricerca di un sub che, in fase di risalita da una profondità di circa 50 metri, aveva perso il contatto con il palloncino guida e, conseguentemente, della barca che gli prestava assistenza. Chissà che paura avrà provato, in quel momento. Può succedere, purtroppo, che l'imprevisto sopraggiunga in determinate circostanze. L'importante, però, è mantere sempre il sangue freddo ed avere persone fidate che possano aiutare qualora dovessero accadere eventi così preoccupanti.
Ed infatti è stato proprio il conducente della barca a lanciare l’allarme dopo essersi reso conto di aver perso il contatto col medesimo sub. Alle ore 17:30 circa, dunque, è stato l’elicottero dei Vigili del Fuoco, il Drago 52, a ritrovare in mare il malcapitato e a dare la notizia del ritrovamento di un sessantenne di Ruffano. Lo stesso è stato poi preso a bordo da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Gallipoli per poi essere affidato al personale del 118 per la necessaria assistenza.
Purtroppo, i pericoli in mare rappresentano una realtà e non soltanto scene "filmiche".
Basti pensare, d'altronde, ai diversi decessi per annegamento cui i vari soccorritori paramedici si sono trovati di fronte. Spesso dovuti, è il caso di speficicarlo, al sopraggiungimento di malori in acqua. Per quanto concerne i "caschi rossi", invece, le operazioni maggiori stanno riguardando – in questa "calda" estate 2016 – quelle relative ad incendi nelle principali aree verdi del territorio salentino.
