
È salentino il detenuto che si è tolto la vita nel carcere di “Borgo San Nicola” a Lecce nella mattinata di oggi.
L’uomo, secondo le prime notizie circolate, si sarebbe suicidato intorno alle 7.00, nel padiglione C2 1^ Sezione, durante il cambio di turno degli agenti che, non appena accortisi di quanto stesse avvenendo, hanno prontamente lanciato l’allarme, ma il pronto intervento non ne ha scongiurato la morte.
A rendere noto quanto avvenuto il Segretario regionale della Puglia di Osapp (il Sindacato della Polizia Penitenziaria) Ruggiero D’Amato
Esprimo i miei sentimenti di cordoglio ai familiari, il suicidio di una persona in carcere, è sempre sconfitta del sistema penitenziario e dello Stato”, afferma D’Amato.
“Ma tutto ciò – prosegue – non è colpa delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria, bensì di mancati interventi, riforme e incremento di mezzi e uomini, che sono allo stremo delle forze con turni che variano dalle 9 alle 14 ore consecutive. A questo si aggiunge la mancanza di educatori, psichiatrici, la differenziazione dei circuiti in base all’età, alla pena e ai reati commessi, tutto ciò a nostro parere rende inutile il sistema carcerario e il suo andazzo.
C’è assolutamente bisogno di una revisione e riorganizzazione del sistema – conclude – tenendo conto delle continue denunce che giungono dal Sindacato e abbandonando demagogia e slogan da parte della politica e dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.