Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, insieme ai colleghi della Stazione di Nardò, hanno tratto in arresto C.G. 27enne di Nardò.
Il giovane neretino è accusato di essere il quinto complice del gruppo composto da Francesco Russo, Giampiero Russo, Angelo Caci e Rocco Falsaperla che nelle giornate del 14 e 16 maggio scorso misero in atto un violento tentativo di estorsione ai danni di un commerciante di Nardò, le persone nominate sono tutte attualmente detenute proprio per i reati commessi in tale circostanza.
Il disegno criminoso, come è noto, sfociò poi tragicamente nel grave ferimento di Giovanni Calignano, anch’egli del posto, a opera del compaesano Francesco Russo che, in concorso con il siciliano Angelo Caci, in pieno giorno e nel frequentatissimo centro di Nardò, esplose un colpo di arma da fuoco colpendo la vittima al torace.
C.G. è stato raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa nella giornata di ieri dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, su richiesta del Sostituto Procuratore Stefania Mininni, in quanto ritenuto coinvolto “solo” nel tentativo di estorsione.
Rintracciato nella zona litoranea di Serra Cicora, Marina di Nardò, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di “Borgo san Nicola a Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Con l’esecuzione del provvedimento cautelare di ieri, gli investigatori ritengono principalmente completata l’attività d’indagine strettamente connessa agli eventi raccontati, che però prosegue nella direzione di una più approfondita definizione dei reali rapporti esistenti tra salentini e siciliani.
