Sette ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di altrettante persone accusate di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti ed una che ha raggiunto un altro soggetto, già detenuto in cella a Trani. È questo l’esito di un’operazione eseguita nella nottata appena trascorsa dai militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Gallipoli. Tutti gli arrestati appartenevano a diversi clan che collaboravano tra di loro per gestire il mercato della droga, marijuana, hashish, ma soprattutto cocaina, di un’ampia zona compresa tra la provincia di Brindisi e quella di Lecce.
Le indagini sono partite contestualmente allo sviluppo di un’altra attività investigativa che aveva posto sotto la lente d’ingrandimento la rapina fatta a Gallipoli, il 24 luglio 2011, all’interno della discoteca “Praja”. Le telecamere di videosorveglianza, usate per venire a capo della rapina, hanno, invece, permesso di individuare un uomo che si aggirava nella zona e praticava con disinvoltura l’attività dello spaccio. Fabio Negro, infatti, residente proprio nel comune jonico e spacciatore abituale (quasi giornaliero) è uno dei principali protagonisti della vicenda e frequentava spesso e volentieri la zona della nota discoteca gallipolina. Da lui sono partite le indagini che nel giro di poco tempo hanno permesso di individuare anche gli altri attori del caso.
Da un canale di riferimento che partiva da Gallipoli, quindi, l’attività illecita si diramava anche verso Brindisi, Lecce e Maglie per poi toccare tanti altri paesi nella zona. Un’attività ramificata, insomma, che ai militari ha permesso pian piano di individuare tutti i protagonisti della vicenda. Un canale arrivava direttamente da Maglie paese di tre degli otto arrestati: Giorgio Piccinno, Pantaleo Esposito e suo figlio Pierluigi. Insieme al gallipolino Fabio Negro, uno dei principali protagonisti dell’attività illecita era Massimiliano Esposito, fratello di Pantaleo e residente anch’egli a Gallipoli. Altro arrestato del comune jonico è Luca Negro. Un ruolo fondamentale nella zona era svolto dalla leccese Anna Maria Riotti che era la principale fornitrice delle sostanze stupefacenti dal quale si rifornivano gli spacciatori. Il già detenuto brindisino, Vito Manta, infine, chiude il cerchio del gruppo a delinquere raggiunto dall’ordinanza.
“Rewind” è il nome dell’operazione condotta dai militari. I dettagli dell’attività investigativa sono stati descritti questa mattina in una conferenza stampa alla quale era presente anche il Procuratore della Repubblica, Cataldo Motta che ha spiegato di quanto sia importante la portata dell’intervento e del risultato ottenuto benché non si stia parlando di un grosso numero di arrestati. Tuttavia questo potrebbe essere un punto di partenza specifico e strategico dal quale partire per arrivare all’individuazione di altre situazioni analoghe.
