Trasporti, movida e multe: summit in Prefettura

Si è¨ parlato dei prossimi scioperi dei trasporti, di viabilità e di multe fatte ai medici in visite domiciliari, questa mattina alla riunione a porte chiuse in Prefettura.

Summit a porte chiuse in Prefettura, questa mattina, presieduto dal Prefetto Giuliana Perrotta con a fianco Forze dell'Ordine e autorità politiche territoriali. Al centro della riunione, il prossimo sciopero dei trasporti, la vivibilità del centro storico e le multe rifilate ai medici in visita domiciliare. 

L'avvio dei lavori del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto Giuliana Perrotta, ha riguardato in primis le difficoltà che potrebbero derivare dal fermo dei servizi autotrasporto merci indetto dal 9 al 13 dicembre prossimi. Se da un lato pare che alcune organizzazioni abbiano revocato la propria adesione alla protesta (Unatras Anita, aderenti a Cna-Fita, hanno siglato un protocollo d'intesa con il governo), dall'altro ne restisterbbero alcune decise ad inscenare manifestazioni. Il summit a porte chiuse di via XXV Luglio stabilirà, pertanto, le misure atte a contrastare eventuali forme più estreme dell'agitazione che, come si sa, è prevista a livello nazionale. 

Non è solo questo, però, l'argomento che tiene maggiormente banco nella sala riunioni della Prefettura. La vivibilità urbana del capoluogo salentino, infatti, risulta sempre molto contestasta e a dimostrarlo ci sarebbero migliaia di denunce quotidiane da parte dei cittadini. Sono soprattutto le ore notturne che destano maggiore perplessità. Molti residenti nel cuore del centro storico, infatti, lamentano storie fatte di rissemusica alta e rispetto delle regole al limite. Le telecamere di videosorveglianza, dunque, aiutano molto il lavoro delle forze dell'ordine, sebbene non possano contrastare tutto da sole. Nemmeno le zone a traffico limitato risulterebbero, inoltre, propriamente "limitate". Non di rado è possibile notare monovolumi dalle dimensioni notevoli farsi strada tra i crocicchi del barocco leccese, soprattutto in quelle viuzze passeggiate da famiglie o studenti che transitano a piedi. Insomma, servono delle risposte chiare, precise, che indichino come e su chi intervenire. 

Terzo e ultimo -in ordine di successione e non di importanza – la questione che chiama in causa gli accertamenti delle violazioni al Codice della strada nei confronti dei medici in assistenza domiciliare. I professionisti, infatti, si ritrovano spesso multe sul parabrezza della rispettiva vettura nonostante venga esposto tanto di tesserino dell'Ordine professionale con su scritto "medico in visita domiciliare", più il numero di cellulare. Inoltre, gli operatori di Guardia Medica chiedono dei parcheggi riservati così com'è stato previsto per altre categorie, tipo quella lavorante nel settore di carico e scarico merci. 



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