Vuole vederci chiaro la Procura di Lecce, sulla vicenda della 62enne di Lecce deceduta domenica scorsa, a seguito di un incidente stradale in zona San Ligorio.
Il sostituto procuratore Francesca Miglietta ha aperto un'indagine per omicidio colposo sulla morte di Antonia Giocondo. Il fascicolo è attualmente contro ignoti, ma il Pm di turno starebbe già procedendo all'identificazione del personale medico e ospedaliero che ha avuto in cura la donna nelle ore immediatamente successive al suo arrivo al pronto soccorso del "Vito Fazzi".
Una volta accertati i nomi di medici e infermieri, la dr.ssa Miglietta procederà all'iscrizione degli stessi nel registro degli indagati; un atto posto in essere in vista dell'autopsia che sarà fissata in settimana. La Procura ha proceduto con l'apertura dell'inchiesta sull'eventuale "colpa medica" autonomamente, senza che alcun familiare sporgesse denuncia.
In base alle prime indagini effettuate dagli inquirenti, risulterebbe che Antonia Giocondo, trasportata d’urgenza in gravi condizioni presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale leccese, fosse comunque lucida e cosciente e che i primi accertamenti medici sulle sue reali condizioni di salute siano avvenuti a distanza di ben tre ore dal suo arrivo al Vito Fazzi. Forse troppo tardivamente, considerando che poco dopo la 62enne leccese sarebbe deceduta ed il suo corpo trasferito nella camera mortuaria.
Antonia Gioconda, solo alcune ore prima, nella serata di domenica, stava percorrendo in macchina compagnia del marito, un arteria stradale poco illuminata a poche centinaia di metri dall’ingresso per la tangenziale est, in zona San Ligorio. Giunta nei pressi dell’incrocio tra Via Roggerone e Caliò, la Fiat Tipo è andata a collidere con una Renault Clio, con a bordo una donna 48enne nativa di Surbo e la giovane figlia.
Il fragore dello schianto e l'incendio della Punto hanno inevitabilmente richiamato l’attenzione di passanti e residenti della zona che si sono subito riversati sul luogo dell’incidente, prestando i primi soccorsi alle vittime. Sul luogo sono sopraggiunti anche Vigili del Fuoco, ben cinque ambulanze del 118 e le volanti dei Carabinieri.
Tutti i protagonisti del tragico incidente hanno riportato lesioni necessarie di cure (il marito della donna poi deceduta ha riportato ferite guaribili in 30 giorni) e sono stati trasportati agli ospedali di Lecce, Copertino e Galatina.
