Sono notizie che fanno bene, non solo alla cittadinanza, ma all’opinione pubblica in generale in un momento nel quale il problema dell’immigrazione diventa uno dei temi fondamentali dell’agenda politica che l’Italia ha il dovere di affrontare in sede comunitaria. Esistono episodi che l’integrazione non solo la facilitano, ma la rendono più che possibile, poiché il gesto compiuto in mattinata dal senegalese 44enne che trovando un portafogli con all’interno 220 euro, in viale Gallipoli, anziché arraffarlo e portarlo via – vista l’ingente somma di denaro contenuta – ha pensato di compiere un gesto civico encomiabile.
Ha percorso a ritroso quella strada, da cui si accede al centro storico leccese, recandosi negli uffici della Questura del capoluogo salentino per mettere nelle mani degli agenti di polizia il portafogli ritrovato e recuperato, con dentro tutte le banconote ben sistemate. I poliziotti hanno così potuto immediatamente individuare il legittimo proprietario, contattarlo telefonicamente e restituirgli quanto aveva perso. Nel frattempo, la città di Lecce sa di poter contare su un cittadino modello dalla pelle scura, che ha impartito una lezione a quelli, salentini compresi, che forse non ci avrebbero pensato due volte a prendere il portafogli e a portarlo via.
Ovvio che il problema serio dell’immigrazione sul nostro territorio, e anche nel capoluogo barocco, non si risolve col buon cuore e con dei semplici gesti. Ma è altrettanto certo che l’integrazione – che trae una nuova fetta di cittadini sempre più consistente tra gli abitanti tradizionali – passa anche da questi esempi. Esempi che fanno intendere come le buone regole e i buoni comportamenti non hanno latitudine per venire compiuti, né soprattutto colore della pelle.