Un’ubriacatura è costata cara, carissima ad un 46enne, M.M. (queste le sue iniziali) originario del Marocco e volto già noto alle forze dell’ordine. I guai per lo straniero sono iniziati nel cuore della notte quando ha alzato il gomito talmente tanto che un’ambulanza del 118 ha dovuto soccorrerlo e accompagnarlo al pronto soccorso, da dove si era allontanato ancora in stato di alterazione psichica dopo aver ricevuto le prime cure del caso. L’uomo, nuovamente rintracciato, si è rifiutato di tornare in ospedale almeno fino a quando non avesse smaltito la sbornia. E così, gli infermieri che non sono riusciti a convincerlo, hanno deciso di richiedere l’intervento di una volante della polizia.
Durante gli accertamenti, gli agenti hanno notato che il 46enne stringeva in mano la chiave di un’auto, ma quando gli hanno chiesto spiegazioni, l’uomo ha risposto in maniera poco “convincente”. L’unica cosa che ha saputo dire è che era stata un’amica a prestargli la macchina, senza saper indicare chi fosse questa conoscente. A quel punto, i poliziotti hanno deciso di recarsi in via Don Bosco dove la vettura, una Volkswagen golf, era stata parcheggiata l’auto. È bastato qualche minuto per capire che era stata rubata, come dimostrava la denuncia presentata ai Carabinieri di San Cesario, il 2 agosto.
La macchina è stata restituita alla legittima proprietaria mentre M.M è stato indagato in stato di libertà per ricettazione e violazione delle prescrizioni dell’affidamento in prova. Già perché lo straniero aveva a suo carico un affidamento in prova ai servizi sociali emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Lecce e notificato in data 25.04.2015, con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione a Galugnano dalle ore 22.00 alle ore 08.00.
