La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo inflitta a Lucia Bartolomeo, l’infermiera di Taurisano accusata di avere ucciso il marito
La sentenza della Corte di Cassazione è arrivata poco dopo la mezzanotte: ergastolo confermato per Lucia Bartolomeo, l’infermiera 38enne di Taurisano, accusata di aver ucciso il marito, il fabbro Ettore Attanasio, il 30 maggio del 2006, iniettandogli una dose fatale di eroina attraverso una flebo. Per la giustizia, la donna è colpevole. L’accusa è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dall’aver agito col mezzo di sostanze venefiche e nei confronti del coniuge.
In un primo momento, si pensò che la morte di Attanasio fosse stata causata da un malore, ma una serie di incongruenze e sospetti indusse la Procura di Lecce ad avviare un’indagine. Ad incastrare la donna fu, tra l’altro, un sms inviato al suo amante, nel quale lo informava dell’imminente morte del compagno, a suo dire malato di tumore, annunciando che «fosse solo questione di ore». E sarebbe proprio il desiderio di vivere liberamente la sua nuova storia d’amore, il movente che avrebbe spinto l’infermiera a compiere quel gesto estremo.