Un colpo che vale circa 50mila euro: rubati nella notte capi costosi da ‘Magritte’

Intorno alle 3.00 della notte appena trascorsa, ignoti hanno messo a segno un furto con ‘spaccata’ all’interno del negozio d’abbigliamento ‘Magritte’, in via Braccio Martello. Il valore delle merce rubata si aggira intorno ai 50mila euro. Sul posto, la polizia leccese.

L’ennesima “spaccata” ad opera dei soliti malviventi che – in cerca di soldi facili – non risparmiano affatto metodi di furto distruttivi. Esercizio commerciale vittima dei ladri, stavolta, è “Magritte”, negozio d’abbigliamento adiacente alla Galleria di Piazza Mazzini. L’azione di questi “signori” dovrebbe essere avvenuta più o meno intorno alle 3.00, quando per quell’orario via Braccio Martello non vede gente passeggiare. Sfasciate le vetrine, sono entrati all’interno del locale per poi fare incetta di capi costosi e fuggire in fretta e furia, incuranti dell’allarme che avrebbe dovuto intimorirli. Un bottino che si aggira intorno ai 50mila euro composto da quasi mille magliette e ben cinquecento pantaloni. Insomma, oltre che finanziario, il danno risulta economico per il proprietario dell’attività.

Più avanti sul posto, per effettuare i dovuti rilievi del caso, gli agenti di Polizia della sezione Volanti appartenente alla Questura del capoluogo salentino. Le indagini sono avviate. L’area, come si sa, risulta “tappezzata” di impianti muniti della videosorveglianza. Con ogni probabilità, dunque, i poliziotti nelle prossime ore sbobineranno le immagini registrate dalle telecamere, così da poter riconoscere gli autori del deprecabile gesto.

Di certo si può affermare che l’area risulta spesso bersagliata da persone poco raccomandabili. I cittadini leccesi ricorderanno, del resto, l’azione criminosa di alcuni banditi che commisero un vero e proprio colpo ai danni di “Toticchio”, situato proprio all’interno della Galleria Mazzini.

Dall’episodio, poi, nacque un dibattito – anche politico – circa la sicurezza dei commercianti che operano nel capoluogo salentino. Tra le varie proposte, poi non concretizzate, anche quella di ergere una cancellata.



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