Una corsa inutile: arrestati due ladri fuggiti prima sui tetti, poi nelle campagne

Per Maicol Civilla e Tommaso Massaro si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. I due, dopo aver ‘visitato’ un’abitazione di Salve hanno tentato di fuggire prima sui tetti poi nelle campagne, ma i Carabinieri sono riusciti comunque a bloccarli e arrestarli.

Pensavano di ripulire l’abitazione che avevano preso di mira e di scappare con il bottino in mano, ma non hanno fatto i conti con la ‘tenacia’ dei carabinieri che fa fatto fallire il loro piano perfetto. E così i due topi d’appartamento arrestati ieri sera in flagranza ora dovranno rispondere del reato di furto. Si tratta di Maicol Civilla, 27enne di Ugento e Tommaso Massaro, 26enne di Melissano, entrambi volti già noti alle forze dell’ordine.
 
La lancetta dell’orologio segnava le 18.00, quando alla Centrale Operativa della compagnia di Tricase è arrivata una telefonata che segnalava un furto in atto in un’abitazione di Salve. Due auto di servizio della locale stazione si sono precipitate sul posto, ma i ladri,  vista la ‘mala parata’, erano già riusciti ad allontanarsi guadagnandosi una via di fuga sui tetti delle case confinanti. Arrivati all’ultima abitazione dell’isolato, sono stati costretti a continuare la ‘corsa’ in una campagna. Di più, per aumentare la possibilità di non essere acciuffati si sono persino ‘divisi’  prendendo due direzioni opposte nel disperato tentativo di far perdere le loro tracce. Non è servito a nulla.
 
I carabinieri che erano alle loro calcagna non hanno desistito e li hanno inseguiti fino ad un appezzamento di terreno dove sono stati accerchiati e finalmente bloccati. A quel punto i due ladri non hanno avuto altra scelta: si sono arresi e hanno consegnato tutti gli oggetti che avevano appena rubato (bracciali, collane, orecchini e altri monili in oro).
 
I due sono stati immediatamente dichiarati in arresto e condotti prima presso la Caserma di Salve e poi nel carcere di Lecce. Gli oggetti recuperati sono stati restituiti al legittimo proprietario che aveva ormai perso le speranze di rivedere i preziosi, alcuni di particolare valore, principalmente affettivo.



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