Uno incastrato con il kayak tra i motori delle barche, l’altro aggrappato ad uno scoglio. Salvati due canoisti

La richiesta di aiuto al 1530 e la macchina dei soccorsi messa in moto dalla Guardia Costiera che ha permesso di soccorrere due canoisti che non riuscivano più a governare i loro kayak a causa del vento e delle condizioni proibitive del mare.

La richiesta d’aiuto, giunta sul numero gratuito per le emergenze in mare 1530, ha attivato immediatamente la macchina dei soccorsi della Guardia Costiera di Gallipoli che hanno soccorso (e "salvato") due canoisti in difficoltà mentre si trovavano ‘in navigazione’ nello specchio d’acqua su cui si affaccia la Città Bella.
 
Non è difficile intuire che cosa sia accaduto: a causa delle proibitive condizioni del meteo e del mare, con raffiche di vento che soffiavano fino a 40 nodi, i canoisti non sono più riusciti a governare i rispettivi natanti, rischiando come si dice in gergo di “scuffiare” (nel linguaggio linguaggio marinaresco significa 'capovolgersi', specialmente se si tratta di imbarcazione a vela) proprio a causa del forte moto ondoso presente in porto.
  
La situazione, insomma, poteva davvero prendere una brutta piega, soprattutto in un caso. È stato necessario l’intervento di sei militari in forza alla Guardia Costiera di Gallipoli per trarli in salvo: gli uomini in divisa, infatti, hanno recuperato uno dei due diportisti, ritrovato incastrato con il suo kayak tra i motori fuoribordo delle imbarcazioni ormeggiate nei pressi del pontile storico, adiacente la sede centrale della Capitaneria di porto.
  
Un militare volontario della Marina Militare non in servizio, invece, ha spontaneamente soccorso l’altro povero malcapitato, rimasto aggrappato ad uno scoglio nelle acque antistanti il cosiddetto “Rivellino” del porticciolo del Seno del Canneto.
  
I due diportisti, entrambi portati a terra in buone condizioni di salute, non hanno riportato ferite o traumi. Come si suol dire, tutto è bene quel che finisce bene.

 



In questo articolo: