Altro arresto per droga quello registrato nel corso del pomeriggio di ieri da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce. I militari dell’Arma, infatti, nel corso di alcuni servizi ‘volanti’ svolti in città rivolti tutti alla repressione del traffico di stupefacenti, hanno condotto in arrestato un operario leccese.
Si tratta di Stefano Salierno, 41 anni, pregiudicato, che è stato ritenuto responsabile del reato di detenzione per fini di spaccio di diverse dosi di sostanza stupefacente. I militari, nel dettaglio, si sono presentati nell’abitazione dell’uomo ed è qui che hanno trovato droga e attrezzature ‘del mestiere’. Droga e strumenti erano tenuti nascosti, in qualche modo, nel mobilio della casa.
In particolare, sono stati rinvenuti ventidue grammi di cocaina, già suddivisa in diverse dosi, impacchettata, e quindi pronta allo smercio sul mercato nero. Insieme alla sostanza stupefacente, poi, è stato scovato anche un bilancino di precisione, perfettamente funzionante, utilizzato per la corretta ‘pesa’ della droga da vendere. Il tutto era occultato all’interno dei componenti di arredo, quali mobili e armadi, presenti nel salone e nel bagno dell’appartamento dell’uomo.
Una volta posto sotto sequestro tutto il materiale, dunque, sono state espletate le formalità di rito direttamente sul posto: su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, infine, Stefano Salierno è stato trasferito presso la casa circondariale di “Borgo San Nicola” di Lecce. Dovrà difendersi, adesso, in sede penale dei reati a lui contestati in materia di droga.
Aggiornamento: nella giornata di venerdì 11 novembre 2016, il GIP presso il Tribunale di Lecce, dr. Gallo, in accoglimento dell’istanza difensiva dell’Avv. Marco Caiaffa, ha concesso gli arresti domiciliari a Stefano Salierno. Salierno era gravato da precedenti penali specifici, oltre che da reati in tema di immigrazione clandestina. L'uomo aveva riportato anche una condanna per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Il Giudice, tuttavia, ha accolto le richieste del legale difensore e ha concesso gli arresti domiciliari all’indagato che ora dovrà comunque essere giudicato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
