Abusi sulla moglie, portatrice di handicap? Condanna a 5 anni e 4 mesi

Il pubblico ministero Luigi Mastroniani ha inoltre chiesto la trasmissione degli atti alla Procura dei Minorenni, invocando la decadenza della potestà genitoriale sui figli minori.

Una serie di abusi sessuali sulla moglie, ma anche di maltrattamenti, quest’ultimi alla presenza dei figli minorenni, portatori di handicap come la madre. Un 48enne di Otranto è stato condannato a 5 anni e 4 mesi, al termine del processo con rito abbreviato (che consente lo “sconto” di un terzo della pena) dinanzi al gup Edoardo D’Ambrosio. Inoltre, il giudice ha disposto il risarcimento del danno, quantificato in 5mila euro, in favore della moglie. La donna si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Florindina De Carlo. L’imputato rispondeva dei reati continuati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. È assistito dai legali Vincenzo Vergine e Giacinto Epifani, che una volta depositate le motivazioni della sentenza, proporranno ricorso in Appello. In sede di discussione, i difensori hanno evidenziato l’inattendibilità delle dichiarazioni della presunta vittima.
In precedenza, il pubblico ministero Luigi Mastroniani ha avanzato la richiesta di condanna a 6 anni. Non solo, anche la trasmissione degli atti alla Procura dei minorenni, invocando la decadenza della potestà genitoriale sui figli minori.
L’uomo venne arrestato nell’ottobre scorso dai militari dell’Arma di Martano, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di custodia cautelare in carcere emessa dal G.i.p. e notificata in carcere, dove l’uomo si trovava ristretto per reati in materia di stupefacenti ed altro.

I fatti si sarebbero verificati a partire dal 2014 e fino al mese di gennaio dello scorso anno, in un piccolo paese della Grecìa Salentina. Le indagini sono partite dalla denuncia presentata dalla moglie convivente, presso il Centro Antiviolenza “Renata Fonte”.

La donna, portatrice di handicap fisico, avrebbe subito continui maltrattamenti, ma anche minacce di morte, proferite dal marito, brandendo coltelli e pistole. E poi ripetute manifestazioni di violenza fisica ( calci, schiaffi e pugni) e sulle cose, ingiurie di ogni tipo. Il tutto alla presenza dei figli minori, anch’essi portatori di handicap.

Non solo, poiché in alcune occasioni la donna sarebbe stata immobilizzata e costretta a subire rapporti sessuali completi.



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